15 Ottobre 2009

Elettrosmog, reati prescritti per Radio Vaticana

   Roma. "Non doversi procedere" nei confronti del cardinale Roberto Tucci, presidente del comitato di gestione di Radio Vaticana, per intervenuta prescrizione del reato di ‘getto pericoloso di cose’ in relazione all’emissione nociva di onde elettromagnetiche provenienti dagli impianti dell’emittente radiofonica a Santa Maria di Galeria. E’ la sentenza emessa dai giudici della terza sezione penale della corte d’appello di Roma che hanno dichiarato il ‘non doversi procedere’ anche nei riguardi di padre Pasquale Borgomeo, gia’ direttore generale di Radio Vaticana, in quanto deceduto due mesi fa. Gli avvocati Marcello Melandri e Franco Coppi, difensori del cardinal Tucci, hanno annunciato ricorso in Cassazione: "Questa sentenza – hanno commentato i penalisti che avevano sollecitato l’assoluzione del loro assistito – non ci soddisfa affatto". Del resto anche il pm Katia Summaria, per l’occasione applicato come sostituto procuratore generale, si era pronunciato per l’assoluzione dell’unico imputato perche’, al di la’ del superamento o meno dei limiti sulle emissioni elettromagnetiche previsti dalla legge, non c’era prova oggettiva delle molestie subite a partire dal 1999 dagli abitanti di Santa Maria di Galeria. Per Tucci si e’ trattato del secondo processo d’appello: il primo si era chiuso nel giugno del 2007 con un’assoluzione per lui e per Borgomeo. Il verdetto pero’ era stato annullato con rinvio nel maggio dell’anno successivo dalla Cassazione e rimandato ai giudici di secondo grado. 
Il Codacons: Radio Vaticana non é innocente, paghi i danni Il Codacons esulta: "Radio Vaticana non e’ innocente. Lo ha affermato oggi la Corte d’Appello di Roma, non accogliendo la richiesta di proscioglimento degli imputati ma dichiarando la prescrizione dei reati a causa dell’eccessivo tempo trascorso".  Per l’associazione di utenti e consumatori, presente attraverso l’avvocato Carlo Rienzi al processo sulle emissioni nocive delle onde elettromagnetiche legate agli impianti dell’emittente radiofonica a Santa Maria di Galeria, la sentenza dei giudici d’appello e’ importante perche’ conferma "gli effetti sul piano civile in favore delle parti civili (cittadini e Codacons) cui dovranno essere rifondate le spese legali". Rienzi nel suo intervento, in particolare, ha sottolineato come "non solo i limiti fissati dalla legge all’emissione di onde elettromagnetiche furono superati dalle antenne di Radio Vaticana anche dopo il 2001, ma che l’emissione di tali onde era idonea a creare disagi e danni per gli abitanti delle zone limitrofe. Come si ricordera’, infatti, e’ in corso una parallela inchiesta per i numerosi decessi avvenuti nelle aree circostanti le antenne di Radio Vaticana. Ora centinaia di parenti di vittime causate dalle onde lettromagnetiche dell’emittente potranno ottenere un giusto risarcimento per le sofferenze subite".  

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