Elettrosmog, giallo sull`antenna in Tolstoj
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fonte:
- Il Nuovo.it
Il Codacons canta vittoria, annunciando il blocco delle emissioni. La Omnitel proprietaria dell`impianto, cita sentenze più recenti. L`Arpa sembra dargli ragione, ma la vicenda resta di difficile lettura.
MILANO – In via Tolstoj è ormai un giallo la permanenza di un`antenna della Omnitel, accusata dal Codacons, il movimento di difesa dei consumatori, di superare i limiti di legge. E riserva qualche mistero perfino la decisione del Comune di revocare all`azienda il permesso di utilizzare l`impianto.
Di fatto, un parere chiaro, sembra averlo emesso l`Arpa, l`agenzia regionale per l`ambiente, che dopo le misurazioni di rito ha sancito che il livello di emissioni del cosiddetto “elettrosmog“ nella zona, non supera i 6 volt per metro (il limite massimo misurato è di 4,89). Certo, non basta a risolvere la vicenda, perché il Codacons accusa l`azienda di telefonia mobile di aver costruito l`antenna ignorando alcuni limiti di legge, soprattutto in merito all`altezza dei palazzi intorno.
Proprio su questa base, il movimento dei diritti dei consumatori aveva citato, lo scorso anno, la Omnitel in giudizio. Chiedendo, nel frattempo, una “sospensiva“ delle emissioni. In sostanza: interrompere l`utilizzo dell`antenna in attesa di accertare se il livello di emissioni è pericoloso per i cittadini.
L`11 settembre scorso, stando a quanto afferma la Omnitel, il Comune revoca il nulla osta all`impianto. La decisione, depositata recentemente in giudizio, fa gridare vittoria al Codacons, che emette un comunicato per annunciare la vittoria. Nel frattempo, il 23 gennaio, il Tar si pronuncia sulla richiesta di sospensiva, e la boccia.
Per la Omnitel perché le emissioni, misurate dall`Arpa nel novembre precedente, sono risultate infriori ai limiti di legge. Per il Codacons soltanto perché, revocato il nulla osta da parte del comune, la decisione sulla sospensiva è ormai inutile.
Capirci qualcosa, diventa difficile. Soprattutto perchè Marco Donzelli, presidente del movimento, chiarisce: “Non stiamo a sottilizzare, c`è un impianto che a nostro parere è costruito in spregio alle regole e va fermato“.
Di fatto però, l`antenna della Omnitel non è ferma affatto. E per l`azienda può funzionare legalmente, visto che il parere dell`Arpa, dopo il decreto del `98 che lo rende obbligatorio e vincolante, basterebbe da solo a sancire la non pericolosità dell`impianto. Per ora infatti, resta l`unica “autorizzazione“ ricevuta, visto che di un`eventuale comunicazione contraria alla revoca del nullaosta dell`11 settembre, non si sa nulla. Nemmeno in Comune. Certo, la battaglia legale è solo rinviata. Si discute infatti, soltanto di una “sospensiva cautelare“. Il merito della vicenda, si vedrà in tribunale.
La Omnitel, forte delle misurazioni dell`Arpa, si dice tranquilla. Tanto più che i valori ottenuti sarebbero, secondo l`azienda, comprensivi delle diverse emissioni (altre antenne telefoniche e una radio) presenti in zona. Gli abitanti di via Tolstoj restano in attesa della sentenza definitiva. Mentre il Codacons, chiarisce: “Noi abbiamo atteso il deposito della decisione del comune per parlare di vittoria del movimento. Di fatto, in mancanza di una comunicazione contraria, quell`antenna non dovrebbe funzionare“.
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