Elementari e medie, si torna in classe ma niente refezione per una settimana
- fonte:
- la Repubblica
di Bianca De Fazio Si torna in classe. Tutti.I piccoli delle scuole materne, i bambini delle elementari,i ragazzi delle medie. Tutti. E nelle scuole fino alla terza media si riavvolge il nastro. Si annullano tre giorni di organizzazione per la Dad. Si corre a riorganizzare la scuola in presenza. Di gran carriera. Già stamattina scolari e adolescenti dovranno lasciare i computer a casa e tornare in classe, anche se molte scuole non avevano comunicato le modalità del rientro fino a ieri sera. Così la preside dell’istituto comprensivo Minniti, Rosanna Stornaiuolo, ha avvertito tutte le famiglie: “Al fine di garantire la sicurezza sanitaria per tutta la comunità scolastica e nel rispetto della normativa per il contrasto al Covid il rientro a scuola sarà consentito solo ed esclusivamente agli alunni che presenteranno l’autocertificazione sullo stato di salute”. Una scelta comune a molti istituti. Come anche l’istituto comprensivo Cuoco Schipa,i cui genitori hanno sollecitato una tempestiva comunicazione circa la ripresa delle lezioni in presenza “rispettando l’orario settimanale già agli atti prima dell’avvio della Dad”. Si scommette sul fatto che di insegnanti ce ne siano a sufficienza, nonostante l’epidemia. Ma a Napoli salta la refezione, in serata l’annuncio del Comune: fino a lunedì 17. Manca il personale indispensabile e mancano i due metri di distanza tra uno scolaro e l’altro al momento del pasto. Così la preside della Vanvitelli al Vomero, Ida Francioni, spiega alle famiglie: “Per le classi a tempo normale gli orari di entrata e di uscita degli alunni restano invariati; per le sezioni a tempo pieno è previsto invece l’orario compattato senza refezione”.E finisce con un appello: “Stiamo attraversando un momento molto critico ed è indispensabile sostenerci reciprocamente e collaborare insieme per garantire il massimo possibile ai nostri bambini”. Aveva fatto muro contro la Dad, per i danni che procura e per l’illegittimità dell’ordinanza del governatore, il preside dell’istituto comprensivo Sauro-Errico-Pascoli, Piero De Luca. Per i suoi alunni, niente Dad, ieri.E ora il preside aggiunge: «Com’e-ra ampiamente prevedibile,il Tar ha immediatamente sospeso l’ordinanza della Regione Campania, accogliendo sia il ricorso delle famiglie che quello del governo,e mettendo nero su bianco l’assoluta inconsistenza e la totale illegittimità della norma. Spero davvero che sia finita qui e soprattutto che il mondo della scuola faccia tesoro di questa circostanza per capire chi lavora per difenderla e chi lavora per affossarla. Si torna in classe, pronti come sempre a gestire le difficoltà e le emergenze che sicuramente continueranno a presentarsi ma ancora più convinti che il valore della scuola in presenza è unico e irrinunciabile».Le reazioni alla decisione del Tar invocano soprattutto le dimissioni di De Luca e del suo assessore all’Istruzione Lucia Fortini. Lo fa, ad esempio, Alessandra Caldoro, lo fa il Codacons: «Chiediamo l’immediato commissariamento o le dimissioni del presidente della Regione» dice l’avvocato Matteo Marchetti che annuncia: «Il Codacons agirà su più fronti: con diffide e denunce alle Procure delle Repubblica di tutti i sindaci che terranno le scuole chiuse ove non ricorrano le condizioni di legge; con azioni di risarcimento del danno anche per un solo giorno di scuole chiuse; si proseguirà chiedendo come sono stati spesi i fondi per la sicurezza delle scuole».
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