Effetto imbuto a San Giovanni centinaio di utenti bloccati ai tornelli
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fonte:
- la Repubblica
I convogli della metro A non assorbono il traffico proveniente dalla linea C nelle ore di punta Ingressi contingentati. I 5S: solo un guasto Ingressi contingentati. Ieri mattina l’ evento tanto temuto, il collasso della metro A alla nuova stazione della linea C a San Giovanni, si è verificato. All’ ora di punta, centinaia di passeggeri scaricati dai convogli della C in arrivo da Pantano e diretti verso la A per lo scambio tanto agognato, sono stati bloccati ai tornelli: erano troppi per accedere in banchina, a quell’ ora già stracolma. Dunque hanno dovuto attendere il passaggio di vari treni della A e il conseguente svuotamento della banchina perché fosse permesso loro di scendere. Sono avanzati a piccoli gruppi, mentre gli operatori di stazione dirigevano i flussi. «Lo avevamo detto – punta il dito il Codacons, che insieme a vari social ha diffuso un video del caos della muraglia umana di ieri mattina – la linea A, già sovraccarica, non è in grado di accogliere i passeggeri provenienti dalla C. La frequenza ogni 12 minuti è insufficiente. Chiediamo ancora una volta di incrementare le corse ». «È saltato un treno della A per un guasto e si è creata un po’ di calca a San Giovanni – minimizza il consigliere 5S Enrico Stefàno, presidente della commissione Trasporti – Un disagio di una decina di minuti. La situazione è tornata subito alla normalità. È la prima volta che si crea un piccolo disagio legato ad un problema della linea A». D’ altra parte, è un dato di fatto, la linea A di problemi ne ha spesso e volentieri. Prima ancora che entrasse in funzione lo scambio con la C i passeggeri esasperati documentavano sui social i blocchi, i guasti e le corse saltate. Lo scambio con la A è appeso ad un equilibrio davvero precario. «Se i passaggi della A rimangono ogni due minuti, credo che la situazione sia gestibile, altrimenti no», diceva una signora intervistata al debutto della stazione San Giovanni lunedì 14 maggio. E infatti è bastato che la A saltasse una corsa per precipitare la metro nel caos. « Entro fine anno puntiamo a ridurre il tempo dei passaggi dagli attuali 12 minuti a 9 minuti, perché ci sono sia i mezzi sia le infrastrutture, servono solo le autorizzazioni da parte della commissione sicurezza » , riprende Stefàno, ricordando la nuova linea di superficie 77 come alternativa. « Sta andando molto bene – dice – i tempi di percorrenza sono abbastanza brevi » . In realtà così non è, come sperimentato lunedì 14 maggio. L’ attesa alla fermata è molto lunga e il bus viene subito fagocitato dal traffico di via Magna Grecia e via Acacia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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