«Ecco le direttive di Confedilizia e Codacons per vincere i ricorsi»
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fonte:
- La Nazione
L’ ANNOSA controversia sulle bollette del Consorzio di Bonifica del Padule torna a far discutere. Quest’ anno infatti la tassa consortile si sovrappone alla scadenza dell’ Imu, in questo modo gli oneri che gravano sulle proprietà private lievitano sensibilmente. E così Giorgio Sanna, coordinatore dell’ Udc nell’ area fucecchiese, si rivolge a Confedilizia, rappresentativa sindacale dei proprietari d’ immobili, per chiederne l’ intervento, specie nei confronti delle commissioni tributarie. Queste ultime spesso danno torto a coloro che, richiamandosi alle sentenze della Corte di Cassazione, ritengono di non dover pagare la tassa in quanto i loro immobili o i loro terreni non ricevono alcun beneficio dai lavori del Consorzio. «E Confedilizia ha risposto ? racconta Sanna ? indicando i punti essenziali ai quali chi è tassato ingiustamente può appellarsi e sottolineando come la giurisprudenza non si presti ad alcun equivoco». I legali del Consorzio del Padule sostengono, contestando i ricorsi, che le proprietà traggono beneficio anche in termini d’ incremento di valore dagli interventi ?di area?, mentre le Sezioni unite della Cassazione hanno da tempo chiarito che il vantaggio non dev’ essere meramente generico bensì strettamente incidente sul bene soggetto a contribuzione. «Il principio affermato dalla Cassazione ? prosegue l’ esponente dell’ Udc ? è quello del beneficio diretto e specifico che si traduca in un incremento di valore della singola proprietà». Per cui è tutto da dimostrare come un appartamento o un negozio in corso Matteotti, via Roma o in piazza Montanelli possano avvantaggiarsi dai lavori del Consorzio. Malgrado ciò alcune sentenze di primo grado non sono state favorevoli ai ricorrenti, assistiti dagli avvocati Sabrina Ramello e Fausto Giglioli di Codacons, che però hanno continuato la controversia in appello, ottenendo piena soddisfazione. Il Consorzio, dal canto suo, si è rivolto alla Cassazione e il responso deve ancora arrivare. «Ma dato l’ orientamento giurisprudenziale di quest’ ultima ? conclude Sanna ? si nutrono buone speranze. Cosi’ come per l’ Iva sulla Tia, la tassa dei rifiuti, anch’ essa non dovuta ancorché applicata in bolletta e per la quale i contribuenti possono già chiedere il rimborso rivolgendosi ai legali di Codacons».
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