2 Aprile 2010

Ecco la Pasqua risparmiosa Slalom tra caro-benzina e low cost

MILANO – DIECI MILIARDI . E’ la cifra che tra pranzi, vacanze, gite fuori porta spenderemo per le vacanze di Pasqua, il 12% in più rispetto all’ anno scorso. Perché se è vero che la crisi morde ancora è anche vero che qualche segnale di ripresa c’ è e che in fondo, com’ era già successo per Natale, cerchiamo di non rinunciare ai piaceri della festa. Ma proprio perché di questi tempi si cerca ancora di più di stare attenti alle spese, vale la pena seguire qualche piccolo consiglio per una Pasqua low cost. IL CARO-PIENO . L’ esodo per le vacanze pasquali, secondo le stime dell’ Adoc, ci costerà 10 euro in più. Il primo consiglio, ricorda Andrea Cinosi, presidente di Assolowcost, è quello di fare rifornimento dai distributori indipendenti, dove si può risparmiare fino a 10 cent al litro. Gli indirizzi si trovano anche sui siti delle associazioni come Federconsumatori. Per spendere meno meglio fare il pieno prima di entrare in autostrada dove i prezzi sono generalmente più alti. Infine, si può pensare a un viaggio condiviso, il car pooling, per cui è nato www.postoinauto.it dove migliaia di appassionati mettono a disposizione i loro posti liberi in auto. UNA VACANZA low cost. Per viaggiare e risparmiare, ormai è d’ obbligo per chi vola all’ estero, utilizzare le compagnie low cost. Certo spuntare buoni prezzi alla vigilia di Pasqua è difficile, il segreto sta nella prenotazione anticipata. Comunque potete sempre fare una ricerca utilizzando i siti di confronto dei prezzi dei biglietti aerei e degli hotel come Volagratis, Expedia, Edreams, Opodo, Infoair, Travelersnet, Hotelfree, Beststay.com, dove si possono trovare anche pacchetti turistici dell’ ultimo minuto o secondo. Per pranzi e pernottamenti, sottolinea la Coldiretti, tranquillità, buona tavola e risparmio si trovano negli agriturismi Occhio alla spesa. Per il pranzo pasquale ogni famiglia spenderà quest’ anno, secondo il Codacons, circa 210 euro, 15 in più che nel 2009. Colpa dei rincari dei prodotti tipici come le colombe (dall’ 1,8 al 5,9%), i salumi (+2,6%), l’ agnello (+1,9%), le uova fresche (+5%) e quelle di cioccolata (dal 3 all’ 8%). Buona regola è andare in negozi e supermercati con la classica lista della spesa per evitare di buttare poi nella spazzatura quello che non si consuma e che ammonta, secondo l’ Adoc, a 42 euro a famiglia.Un’ altra regola è comprare prodotti di stagione, dalla verdura alla frutta al pesce (in questo caso ricorda Federcoopesca il risparmio è del 30%) e sfruttare la vendita diretta nei seicento mercati degli agricoltori di Coldiretti (www.campagnamica.it) dove in questi giorni saranno offerti i prodotti tipici pasquali a prezzi calmierati. NEI CENTRI commerciali conviene approfittare delle offerte (leggendo etichette, scadenze e origine), dei prodotti a marchio della catena commerciale (da Coop a Esselunga) oppure rivolgersi ai discount come Lidl. che propone il pranzo di Pasqua per 4 persone a meno di 40 euro.

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