8 Novembre 2011

Eav, no alla liberalizzazione "Costi alti e posti a rischio"  

Eav, no alla liberalizzazione "Costi alti e posti a rischio"
 

La vertenza Eav (Ente autonomo Volturno) si avvia alla conclusione. La trattativa con le banche è agli ultimi atti, oggi saranno pagati gli stipendi ai lavoratori di Circumvesuviana e Sepsa (con 20 giorni di ritardo). Ma sulla sicurezza dei mezzi è ancora battaglia: viene istituita una commissione di vigilanza sulla riparazione dei treni Cumana e Circumflegrea. Intanto, sul fronte della liberalizzazione, arriva il no dei sindacati: «Il servizio pubblico deve essere tale, se arriva il privato stabilirà tariffe più alte, a rischio i lavoratori». Sul caso stipendi, si attende ancora la fumata bianca delle banche rispetto alla richiesta della Regione e dell´amministratore unico Eav Nello Polese, di stabilire un rinnovo del contratto finanziario ogni tre anni (anziché ogni 6 mesi). La disponibilità c´è ma i dirigenti delle banche hanno chiesto più garanzie, l´ok dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Intanto, i sindacati dicono no al piano di liberalizzazione dell´Eav che, nel primo semestre del 2012 porterà a bandi di gara aperti a privati per il ramo dell´esercizio e della manutenzione di Circumvesuviana, Sepsa, MetroCampania Nordest. «Non siamo d´accordo – commenta Mario Salsano, segretario regionale Filt Cgil – L´interesse del privato esiste quando le condizioni salariali sono ridotte. Se scriviamo regole ferree a tutela dei lavoratori e una clausola sociale, allora diciamo sì, la privatizzazione non è la panacea ma nemmeno il diavolo». «Il servizio pubblico deve essere tale – aggiunge Luca Del Prete, macchinista Circumvesuviana e coordinatore sindacato Orsa – i privati aumenteranno i biglietti. Che ne sarà dell´Unico?». «Siamo contrari a qualsiasi privatizzazione – conclude Stefano Papa, rsu Usb Sepsa – Marchionne ormai ha fatto scuola. Faranno una newco e rivedranno tutti i contratti». Anche Codacons interviene sulla questione: «Il modello realizzato dalla Regione Lombardia – spiega Rocco Panetta, responsabile settore trasporti Codacons del Vallo di Diano» – non è realizzabile per la Circumvesuviana. Qui i binari hanno uno scartamento ridotto».

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