“E` stato premiato il buon senso“
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fonte:
- Corriere Adriatico
PORTO RECANATI – Com`è accaduto che si arrivasse ad una sentenza del Tar su una questione di pubblico interesse che da un lato – quello della scuola – registrava una sostanziale concordia sulla sua necessità, e che dall`altro -quello delle palazzine – vedeva invece un muro contro muro tra maggioranza e opposizione? Quando le cose avevano ormai preso la piega definitiva che tutti conosciamo, grazie all`accordo di programma tra Comune e Provincia, si è inserito nel gioco il privato cittadino a scompaginare un quadro già dato per acquisito. Alcuni residenti nel quartiere Europa, infatti, con il sostegno dell`avvocato Roberto Gaetani del Codacons in passato hanno ravvisato nel progetto di lottizzazione di via De Gasperi e di via Alighieri un certo danno ambientale e hanno appunto presentato un ricorso al Tar.
Tra i firmatari del ricorso anche Umberto Galeazzi che, dimostrando notevole coraggio e determinazione, si è proposto quasi come il vero demiurgo di tutta l`operazione. Ora, nel silenzio assordante della politica, proprio Galeazzi esterna considerazioni sull`esito della vicenda.
“Avevo già il sospetto che quell`accordo di programma fosse improprio – esordisce – e non ho mancato di farlo presente in più circostanze. Ora che il Tar ci ha dato ragione dovrei inorgoglirmi per quella mia intuizione, ma altre sono le considerazioni da fare. Innanzitutto, là dove non arriva la politica può arrivare il buon senso del privato cittadino che, dove questo buonsenso viene riconosciuto, dovrebbe rappresentare un monito per la politica. Da quanto mi è dato sapere, non sono state toccate dal tribunale le questioni tecniche, ma io sono convinto che anche rispetto ad esse ci si trovi in uno stato di problematica legalità, e lo dico da cittadino abitante in zona, perché sembra impossibile che a fronte di uno spazio tanto limitato si possano costruire tali e tanti palazzi e che a disposizione della scuola non vi siano quasi spazi verdi o di semplice attività all`aperto. Qualcuno dice – continua Galeazzi – che probabilmente con questa sentenza si è arrecato un danno oggettivo alla realizzazione in tempi utili della scuola, ma io ribatto, che il danno era insito ed estrinseco in ciò che si andava facendo. Non facciamo feste – conclude Galeazzi – per la vittoria ottenuta perché la strada è ancora lunga e c`è sempre il rischio di un ritorno di fiamma imprevisto. Dico solo che il cittadino responsabile è comunque tenuto a vigilare in difesa dei propri interessi e della comunità tutta, ove ve ne fossero i presupposti, soprattutto quando corposi interessi privati rischiano di prevaricare sui suoi legittimi ed inalienabili diritti“.
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