1 Settembre 2006

E ora tutti “saltano“ sui taxi

La sinistra rivendica il merito dell`intesa. La Cdl: “È una vittoria della categoria“ Vertenza taxi, il giorno dopo: a chi il merito di aver risolto la questione della auto bianche in più? Per il centrosinistra non c`è dubbio: è merito di Veltroni. Per il sindaco? È merito del suo assessore Mauro Calamante. “Ha svolto un ottimo lavoro riuscendo a convincere la categoria della bontà del provvedimento“, commenta il primo cittadino a pochi minuti dalla firma dello “storico“ accordo di mercoledì. Dimenticando che la firma della categoria è stata posta su un documento corretto dai diretti interessati. E che dieci ore di trattative son servite ai tassisti per convincere l`assessore della “bontà del “loro“ provvedimento“. Per il centrodestra, se alla fine tutto è andato per il meglio è grazie alla caparbietà dei tassinari. Poi ci sono loro, i tassisti, che vinta la prima battaglia, ne hanno subìto iniziata un`altra: quella per ottenere l`adeguamento delle tariffe. SUL TAXI DEL VINCITORE “L`accordo premia la politica di concertazione del Comune e boccia l`atteggiamento strumentale di An“. A parlare è Massimiliano Valeriani. Fa parte dell`Ulivo ed è componente della commissione Trasporti. Dice che “l`intesa sottoscritta a luglio è stata confermata“. Anche se in quell`intesa mancavano due parole “magiche“ (le famose “anche“, ovvero che le auto possono essere guidate “anche“ da collaboratori o dipendenti, e “fino a“, ovvero l`incremento delle auto in strada “fino a“ 2.500. Locuzione sostituita con la parola “mediamente“), che mercoledì sono state inserite nel testo. “Ancora una volta la destra romana si è dimostrata incapace di sostenere gli interessi di cittadini, limitandosi ad alimentare una protesta immotivata per un miope calcolo politico“, afferma Valeriani. “Le bugie hanno le gambe corte, e il successo della trattativa lo dimostra: avevano ragione i tassisti a denunciare che rispetto al testo dell`accordo di luglio il Comune aveva provato a fare il furbo. Non si spiega altrimenti perché siano servite più di dieci ore di trattativa per arrivare alla stipula di un accordo che, secondo Veltroni e Calamante, era stato già raggiunto“. Questa la risposta del centrodestra che arriva per bocca del capogruppo di An in Campidoglio, Marco Marsilio. E per i diretti interessati? “Il merito è tutto nostro!“, tuona Pietro Marinelli (Ugl) noto per l`ardore con cui ha portato avanti la battaglia dei taxi. “Sicuramente abbiamo fatto delle osservazioni al documento firmato con il sindaco che gli altri avevano già accettato. Fosse stato per loro avremmo dovuto subire quanto c`era scritto. Oggi, invece, sarà possibile fare i turni integrativi, modulabili e non fissi“, commenta Loreno Bittarelli del 3570. Nicola di Giacobbe di UnicaTaxi Cgil non ha dubbi: “Veltroni in questa fase ha fatto il sindaco, il merito va ai tassisti e al metodo che le associazioni di categoria e il Comune hanno applicato“. COMPETENZE C`è poi la questione “competenza“ in materia di trasporto locale non di linea. La solleva Donato Robilotta, capogruppo in Regione dei Socialisti riformisti: “La cosa strana è che il solo ente che ha competenza in materia di taxi, la Regione, non se ne è occupato“. La “questione“ è stata “girata“ all`assessore regionale ai Trasporti, Fabio Ciani, che precisa: “Nel decreto le competenze sono state affidate ai Comuni. Inoltre il problema non si è posto sotto l`aspetto trasportistico, ma sulla concorrenza, che è materia nazionale“. TARIFFE Contro l`adeguamento delle tariffe si scaglia il Codacons: “Non consentiremo alcun aumento, l`adeguamento deve avvenire al ribasso“, afferma il presidente Carlo Rienzi, che annuncia una mobilitazione generale in caso di ritocchi al rialzo. Invece tutti i tassisti sono concordi sull`aumento, tanto che a margine dell`intesa firmata l`altro ieri a penna c`è scritto che sindacati e centrali radiotaxi si “impegnano a richiedere con urgenza una commissione consultiva per discutere l`adeguamento“.

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