Il grano continua a mietere vittime. L?impennata dei costi della materia prima farà lievitare (dopo pasta e pane) anche i prezzi dei dolci e, in particolare, quelli dei popolari prodotti natalizi. Il Codacons teme una «nuova stangata a dicembre, quando grande e piccola distribuzione aumenteranno i prezzi dei generi alimentari del periodo natalizio, mentre le famiglie saranno alle prese con i regali e gli acquisti per il cenone».
L?associazione dei consumatori, dopo quello della pasta si prepara, quindi, a indire lo sciopero del panettone. «Prevediamo aumenti generalizzati compresi tra il 5 ed il 15%, e del 10% solo per pandori e panettoni – spiega Carlo Rienzi, presidente del Codacons – più elevati nella piccola distribuzione e a ridosso delle festività. Ciò comporterà per le famiglie una maggiore spesa rispetto allo scorso anno di circa quindici-trenta euro solo per il cenone».
Pandori e panettoni, come la maggior parte degli altri dolci tipici delle feste, tra l?altro, sono già all?interno di supermercati e negozi al dettaglio. Con le prime cattive sorprese per i consumatori soprattutto nel settore della piccola ditribuione. Contro gli aumenti si schierano anche altre associazioni di consumatori. Il Codacons, in particolare, annuncia il sui ?sciopero? per il periodo dal 24 al 26 dicembre, invitando i consumatori a «non comprare il classico dolce natalizio, come forma di protesta contro ogni stangata ingiustificata».

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