“E’ l’attila dei risparmiatori, cacciatelo subito”
Claudia Marin ROMA LE ASSOCIAZIONI dei consumatori e dei risparmiatori colgono la palla al balzo del j’ accuse del ministro Carlo Calenda al Presidente della Consob e tornano, con forza, a sollecitare le dimissioni di Giuseppe Vegas per la presunta mancata vigilanza sulle banche fallite: «Venga destituito subito, basta con l’ Attila dei risparmiatori». Ma nella nuova polemica non manca l’ attacco al neo-responsabile dello Sviluppo economico e, più in generale, al governo all’ insegna del «dovevano intervenire prima». «Sono davvero arrabbiato nero – attacca Rosario Trefiletti, leader di Federconsumatori – Oggi scoprono l’ acqua calda in tanti. Ma nessuno di loro era con noi davanti alla Consob quando protestavamo con migliaia di cittadini truffati». FEDERCONSUMATORI, Adusbef, Codacons, Unione consumatori. I vertici dei movimenti di difesa di correntisti e risparmiatori raccolgono subito la sfida al numero uno della Consob lanciata dal Ministro Calenda dopo la denuncia della Gabanelli. «Siamo lieti di apprendere che il Ministro Calenda la pensi come noi sugli scenari probabilistici e sui gravi errori commessi da Vegas in questi anni – incalzano Trefiletti e Elio Lannutti di Adusbef – Siamo però sorpresi che non sia intervenuto prima. Infatti già dal 2013 noi denunciammo l’ eliminazione di tali scenari, prezioso strumento che avrebbe consentito a tanti investitori di conoscere il reale rischio dei propri investimenti evitando tanti casi di risparmio tradito che hanno coinvolto decine di migliaia di risparmiatori (vedi Banca Etruria, Carife, Banca Marche e Carichieti)». Non è da meno Carlo Rienzi del Codacons: «Finalmente anche il governo, dopo mesi di silenzio, scende in campo sulla questione della vigilanza in tema di obbligazioni e volta le spalle alla Consob». Ma la mossa di Calenda non basta: «Il governo, dopo aver creato il pasticcio del salvataggio delle 4 banche, scarica la Consob e volta le spalle all’ organismo di controllo. ORA Giuseppe Vegas non ha più scelta: deve dimettersi e poi rispondere nelle sedi opportune dei danni prodotti ai risparmiatori». A chiedere le dimissioni è anche l’ Unione nazionale consumatori. «Ora però – insiste Massimiliano Dona, segretario dell’ Unione nazionale consumatori – anche il governo deve fare la sua parte, intervenendo laddove le authority hanno mancato, vietando la vendita agli sportelli delle obbligazioni subordinate e ripristinando gli scenari probabilistici».
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