3 Giugno 2003

E la Procura di Roma indagherà anche sui medici

E la Procura di Roma indagherà anche sui medici
Ma i dottori di famiglia si difendono: è impossibile verificare se i disturbi dichiarati dai lavoratori sono reali o no



ROMA – Un?inchiesta sui 1.100 assistenti di volo, quasi uno su due in servizio, che hanno presentato certificati sanitari per non andare a lavorare e sui medici che li hanno firmati. La procura di Roma sta valutando se aprirla d?ufficio. Un?indagine analoga era stata avviata nel ?95, quando 320 piloti dell?Alitalia si erano dati malati per contestare i tagli dei posti di lavoro. I reati ipotizzabili, come allora, sono falso e interruzione di pubblico servizio. E, anche se la magistratura non dovesse intervenire autonomamente, un fascicolo verrà comunque aperto a seguito delle denunce delle associazioni dei consumatori. Che, pur condividendo le ragioni della protesta di hostess e steward, chiedono di indagare su di loro e soprattutto sui dottori che avrebbero redatto le false attestazioni di malattia, ipotizzando addirittura l?associazione a delinquere. Il Codacons esorta poi l?Ordine dei medici a sospendere i suoi iscritti che si sono prestati a firmare i certificati. E nel suo esposto, inviato anche alla procura di Milano, denuncia pure l?Alitalia proprio per le scelte che hanno provocato lo sciopero bianco. Cioè la decisione, poi ritirata, di ridurre a tre gli assistenti sugli aerei, in quanto potrebbe mettere a rischio la sicurezza dei voli.
«Non possiamo accettare – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – che migliaia di cittadini vengano presi in ostaggio negli aeroporti, per giunta senza che sia data loro alcuna informazione dopo ore di attesa». E Vincenzo Donvito, presidente dell?Aduc, sollecita visite mediche fiscali: «Se lo Stato e l?Inps non prenderanno un?iniziativa saranno tirati in ballo per questa omissione, in quanto complici dell?evidente falso in corso». Anche Giustino Trincia, segretario di Cittadinanzattiva, annuncia un esposto: «Si deve fare luce su come sia possibile firmare referti per malattie fantasma. È una vergogna che si arrivi a violare in modo così cinico e violento i diritti di utenti che non hanno alcuna responsabilità per quanto sta accadendo in Alitalia».
Visto il loro tipo di lavoro, gli assistenti di volo vengono considerati malati anche per patologie molto lievi, come un mal di testa. E i dottori di famiglia sostengono che è impossibile accertare l?esistenza di questi disturbi e che quindi sarebbe giusto prevedere l?autocertificazione per le assenze brevi, di uno o due giorni, come chiedono da dieci anni. Mario Falconi, segretario della Federazione medici di medicina generale, spiega: «Non bisogna prendersela con noi, ma con gli assistenti di volo che ci richiedono i certificati. Se una persona ci dice di non aver dormito o di avere sofferto di tachicardia per tutta la notte, nessuno è in grado di capire se dice la verità e non c`è alcuna possibilità che il medico non la metta in malattia». Contesta questa tesi Emilio De Lipsis, ex primario di medicina interna al Santo Spirito e ora consulente del Codacons: «Non è credibile che in un solo giorno 1.100 persone della stessa categoria, per di più in sciopero, si ammalino realmente. Molti se non tutti i certificati devono essere falsi o scritti da medici compiacenti. Un fatto grave, visto che con una valutazione clinica scrupolosa oggi è possibile verificare la reale consistenza di certi disturbi, mal di testa e tachicardie compresi. Basta misurare la pressione, guardare il fondo dell?occhio del presunto malato, magari sottoporlo a una Tac o a un elettrocardiogramma, a seconda della patologia dichiarata. Anche perché queste persone sono assicurate e quindi possono al limite fare gli accertamenti in fretta anche in strutture private».

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