12 Luglio 2013

E’ arrivato il momento di fare una scelta

E’ arrivato il momento di fare una scelta

SE I CONTI tornano, alla fine di questa giornata il Comune di Siena darà ?mandato’ alla Fondazione Monte dei Paschi di pronunciarsi a favore dell’ abbattimento della soglia del 4% per gli azionisti privati, invocato dal presidente della banca, Alessandro Profumo. D’ altronde ? anche in vista dell’ aumento di capitale previsto ? non sembrano esserci molte alternative all’ ingresso (vitale) di nuovi soci. Nonostante le voci che continuano a levarsi in difesa della senesità dell’ istituto e del legame con il territorio che, così, potrebbe essere a rischio. Ultima, in ordine di apparizione, quella dell’ associazione Pietra Serena che chiede agli organi direttivi della Fondazione di non pronunciarsi, perché «in scadenza di mandato e delegittimati». Tuttavia, la strada è segnata. Siena dovrà farsene una ragione, come trapela dalla mozione di maggioranza (Pd, Sel, Riformisti e una parte di Siena Cambia) che dovrebbe incassare l’ approvazione del consiglio comunale, nonostante le limature cercate fino all’ ultimo. Seppur chiedendo in cambio delle garanzie. Ad esempio una tutela forte da parte del Governo e una sua azione presso la Commissione europea affinché questa allenti la morsa e dia più tempo, utile a trovare nuovi soci, di concerto con la Fondazione, che possano permettere il mantenimento di un ?controllo’ senese sull’ istituto. E se il tetto del 4% sembra essere un nodo ormai archiviato, intorno tutto si muove in questo luglio che della sonnolenta e oziosa estate ha ben poco. L’ ultimo rovescio arriva da Roma, dove il Codacons ha presentato, ieri, una formale diffida al Governo Letta «affinché lo Stato si attivi immediatamente per recuperare i 2 miliardi di euro versati a Mps nel febbraio 2013». L’ associazione ha anche chiesto al Governo di «intentare una causa risarcitoria nei confronti di Deutsche Bank, Nomura e dei passati vertici di Mps per danni prodotti ai contribuenti italiani». Non è l’ unica novità. Anche la Cgil nazionale si è mossa, con la Fisac-Cgil (sempre nazionale, che si differenzia così da quella locale, ferma su posizioni più ?conservative’) e la Federconsumatori. Insieme hanno presentato al tribunale di Roma una causa civile contro la Consob, per omessa vigilanza sui derivati Alexandria e Santorini. La vicenda riguarda due risparmiatori che, dopo aver investito in Mps risparmi pari a 25mila/30mila euro, hanno realizzato perdite per 9mila/11mila euro che ? per il sindacato ? «avrebbero potuto essere evitate se avessero avuto a disposizione un’ informativa corretta». La Consob ? è questa la responsabilità che le viene ascritta nella denuncia ? «disponeva da tempo, da luglio 2011, delle informazioni circa le ?spericolate azioni’ di Mps» ma solo dopo oltre un anno, nell’ ottobre 2012, l’ autorità «ammette l’ esistenza di ?errori contabili’ nelle operazioni Alexandria e Santorini» senza però «ritenere opportuno di chiedere a Mps di informare il mercato». Giulia Maestrini.

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