7 Maggio 2014

Durnwalder, Codacons non sarà parte civile

Durnwalder, Codacons non sarà parte civile

BOLZANO – È stato rinviato al prossimo 4 giugno il procedimento contabile aperto dal procuratore regionale Robert Schülmers nei confronti dell’ ex Landeshauptmann Luis Durnwalder per un presunto danno erariale di 1,6 milioni di euro relativo all’ utilizzo del fondo riservato dal 1994 al 2012. Lo scorso 16 aprile – ultimo giorno utile al deposito di documentazione prima dell’ udienza – il procuratore regionale ha infatti depositato un supplemento di documentazione che le difese di Durnwalder e degli altri quattro funzionari o ex funzionari provinciali destinatari dell’ invito a comparire – si tratta Eros Magnago, Stefano Natale, Karl Rainer e Roman Sandri – non hanno avuto il tempo di visionare prima dell’ udienza di ieri. Il collegio della Corte dei conti ha dunque concesso un termine a difesa ai legali per poter valutare il contenuto delle nuove accuse. L’ udienza è stata dunque rinviata per consentire alle difese di consultare la documentazione supplementare, di cui fa parte anche la richiesta di rinvio a giudizio dell’ ex Landeshauptmann formulata dal procuratore Guido Rispoli per i reati di peculato e illecito finanziamento ai partiti. Secondo l’ accusa nel supplemento di documentazione sarebbero stati presenti documenti già noti alle parti e dunque per questa ragione non vi sarebbe stata la necessità di chiedere un termine a difesa per visionarli. Di tutt’ altro avviso il collegio, che ha invece accolto la richiesta dei difensori. Nel corso dell’ udienza di ieri è stata respinta la richiesta del Codacons di entrare come parte in causa nel procedimento penale. «In qualità di rappresentanti dei consumatori e quindi dei cittadini vogliamo costituirci in nome della trasparenza» aveva detto il vicepresidente del Codacons Gianluca Di Ascenzo. La costituzione è stata respinta in quanto la Corte ha ritenuto «inammissimile» e dunque illegittimo il tentativo di Codacons di insinuarsi nel procedimento non potendo vantare un interesse diretto nella vicenda. «Ci attendevamo di poter partecipare al giudizio, grazie anche a un precedente avvenuto nella regione Umbria, per poter rappresentare gli interessi dei consumatori in una vicenda che a nostro avviso li ha danneggiati» ha spiegato Di Ascenzo. Sil. Fa. RIPRODUZIONE RISERVATA.

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