DUELLO BAUDO-COSSIGA: LA POLEMICA SI ABBASSA DI LIVELLO
Baudo, Cossiga, Sgarbi, tutte persone maggiorenni e vaccinate che, avendo ampio spazio sui media, sono in grado di difendersi dialetticamente da sole, senza bisogno di dover ricorrere ad attacchi e a mezzucci di basso profilo. Per questo non comprendiamo la dichiarazione di Pippo Baudo che, rispondendo a Cossiga, ha affermato: “Lo considero sempre un vecchio gentiluomo; ho avuto la mamma morta di Alzheimer, capisco bene la vecchiaia“.
Non ci interessa difendere Cossiga: l`ex presidente della Repubblica ha la possibilità di difendersi sia verbalmente che legalmente.
Ma perché tirare in ballo i malati di Alzheimer, usandoli strumentalmente a fini polemici? Nessuna disputa può giustificare il coinvolgimento di persone che non c`entrano nulla. Se poi queste sono persone che soffrono e la polemica non riguarda la sanità, ma un festival di canzoni, allora francamente si è toccato il fondo. Se Baudo aveva intenzione di sostenere che le tesi di Cossiga erano insensate o di rispondere a Cossiga che lo aveva definito “picciotto“, noi non lo sappiamo e sinceramente non ci riguarda.
Quello che è certo è che sarebbe bene parlare di chi soffre di alzheimer occupandosi dei loro problemi e di quelli delle loro famiglie, invece che per una sterile contesa. Non a caso la Carta dei Diritti del Malato di Alzheimer, al primo punto, stabilisce il diritto del malato ad un rispetto e ad una dignità pari a quella di ogni altro cittadino.
Il Codacons chiede pertanto a Baudo di rimediare a questa dichiarazione sconcertante, invitando al festival di Sanremo un rappresentante dell`Aima, Associazione Italiana Malattia di Alzheimer, così da poter affrontare l`argomento con la dovuta correttezza e dignità.
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