Due ore prigionieri in treno
- fonte:
- la Repubblica
Dopo i due Eurostar per Bologna ieri a Campiglia Marittima si blocca un Intercity
trasporti
LIVORNO – Sono rimasti fermi per quasi due ore per colpa di un locomotore andato in tilt paralizzando un Intercity. Due ore da dimenticare per i passeggeri chiusi nel treno sotto il sole, in un caldo reso ancora più soffocante dallo stop dell`impianto di condizionamento dell`aria e del sistema di apertura delle porte. È successo ieri a Campiglia Marittima, a conclusione di una settimana nera per le Ferrovie: fra martedì e mercoledì sono stati due gli Eurostar in panne sulla FirenzeBologna. In tutti e tre i casi, ieri come nei giorni scorsi, i treni bloccati hanno provocato grandi proteste e soprattutto disagi infiniti (malori compresi) per i passeggeri costretti a restare chiusi in carrozze spesso senza aria condizionata e sotto un caldo opprimente.
Ieri a saltare è stato il locomotore dell`Intercity 538, SalernoGenova. Il guasto è avvenuto fra Follonica e Campiglia Marittima alle 13.10, ad Affitti, a pochi chilometri a sud dalla stazione di Campiglia. Il treno è rimasto paralizzato sulla linea per circa quarantacinque minuti, poi è arrivato un locomotore di emergenza che ha trainato l`Intercity sino alla stazione di Campiglia. «Qui – dicono alle Ferrovie – i passeggeri sono stati rifocillati, è stata distribuita dell`acqua e abbiamo garantito la nostra assistenza totale». Molte comunque le proteste dei viaggiatori soprattutto di chi era a bordo delle carrozze senza la possibilità di aprire i finestrini. Il caldo poi ha fatto il resto. Sono intervenuti anche medici e volontari delle ambulanze per soccorrere i viaggiatori colti da malore. E mentre i volontari distribuivano acqua e viveri ai passeggeri, una bambina è stata visitata da un medico: per lei niente di grave. Dopo qualche momento di tensione, e ancora molto nervosismo, alle 15.09, grazie ad un locomotore fatto arrivare da Livorno, il treno è potuto ripartire.
«Si tratta di un guasto tecnico – spiegano alle Ferrovie – che ha bloccato il locomotore. L`intervento del nostro personale è stato tempestivo e rapidamente siamo stati in grado di far ripartire il treno».
Ma non è la prima volta, e in una sola settimana sono stati tre gli episodi fotocopia che hanno reso un tormento i viaggi sui treni. Basta rileggere i precedenti. Martedì pomeriggio, un Eurostar è rimasto in panne sulla linea FirenzeBologna, fermandosi fra le stazioni di Vaiano e Vernio. Il treno proveniente da Napoli, partito da Firenze alle 17.13, sarebbe dovuto arrivare a Bologna alle 18.10. Il guasto al locomotore è avvenuto alle 17.22 sull`Appennino. L`Eurostar è rimasto bloccato a lungo anche per il mancato funzionamento del sistema di aggancio della carrozza di coda al locomotore di soccorso inviato dal compartimento di Firenze.
Risultato: malori tra i passeggeri per colpa del caldo e dell`attesa estenuante, agenti della Polfer e mezzi della protezione civile inviate alla stazione di Vernio per assistere chi era in difficoltà.
Il giorno successivo, mercoledì 27 giugno, il bis sempre sulla linea FirenzeBologna con un altro Eurostar fermo nella stazione di Vernio. In questo caso l`Eurostar si è bloccato per un guasto alla motrice sempre sul binario diretto verso nord quasi alla stessa ora del giorno precedente. Guasto simile e simili le reazioni di rabbia e proteste della gente piegata dai disagi.
Dopo le proteste a caldo, le prime reazioni ufficiali. A muoversi è il Codacons, coordinamento delle associazioni dei consumatori, che ha annunciato: «Sarà chiesto al tribunale di Prato di accertare le responsabilità e di ottenere un risarcimento per gli utenti. A causa dei guasti i passeggeri dell`Eurostar sono rimasti per ore rinchiusi nel treno con inevitabile paura, crisi, attacchi di panico e malori dovuti alla mancanza di aria. Inoltre molte persone colte da malore sono state soccorse molte ore dopo».
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