Due milioni di tamponi a settimana
- fonte:
- il Tirreno
Alessandra Lemme ROMA. L’estensione del Green pass fa crescere il numero di tamponi e vaccini.I sieri superano le 88 milioni di dosi effettuate e oltre l’85 per cento della popolazione over 12 ha effettuato almeno una dose. I contagi continuano a scendere ma meno di prima, anche per l’aumento dei test, evidenzia Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe: «Nell’ultima settimana, il calo è solo dell’1,99 per cento – spiega – anche in ragione di un aumento dei tamponi che sfiora il 50 per cento: ben 930 mila in più rispetto alla settimana precedente». SPERANZA: AVANTI COSÌ La strada è quella giusta, ribadisce il ministro della Salute, Roberto Speranza, che però invita a tenere sempre alta la guardia: «L’Italia in questo momento è uno dei Paesi a livello mondiale con il più alto tasso di vaccinazione. Dobbiamo insistere perché ogni vaccino in più fa sì che abbiamo uno scudo un po’ più forte per affrontare i prossimi mesi – afferma – l’Italia ha conservato alcune misure di prudenza, di precauzione,a partire dall’utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi o negli assembramenti all’aperto, che sono importanti e credo vadano conservate». Dal 15 ottobre, data in cui il Green pass è diventato obbligatorio per i lavoratori, il numero dei tamponi antigenici ha registrato una netta impennata, evidenzia la Fondazione Gimbe, aumentando del 78,5 per cento in una settimana: la media a sette giorni è salita da 173.235 del 13 ottobre a 309.297 il 19 ottobre, con 2,1 milioni di test rapidi registrati in una settimana. «Il Green pass – sottolinea Speranza – è uno strumento che ci sta dando ulteriore spinta e protezione perché rende più sicuri i luoghi dove si utilizza. E in più ha un effetto incentivante sulle vaccinazioni». BOOM DI CERTIFICATI Intanto l’Inps evidenzia un boom di certificati per malattia presentati sui luoghi di lavoro dal 15 ottobre e, sul punto, il Codacons deposita esposti nelle procure di tutta Italia per «fare chiarezza – si legge in un comunicato dell’associazione di consumatori – sull’abnorme crescita delle certificazioni». Ma alle accuse risponde netta la Federazione dei medici di medicina generale. Il cui vicesegretario Pier Luigi Bartoletti, attacca: «Ecco come trasformare i numeri in bufale. Non ci vuole un genio per capire che i dati dell’ottobre 2021 sulle sindromi influenzali non sono paragonabili con quelli dello scorso anno – dice Bartoletti – quando si lavorava in smartworking e le misure anti-Covid proteggevano anche dagli altri virus. E se paragoniamo il numero di certificati di oggi con quello di due settimane fa è altrettanto ovvia la crescita, considerato il cambio di temperature». VIRUS SOTTO CONTROLLO Il moltiplicarsi dei tamponi ha comunque un effetto collaterale positivo per tenere sotto controllo la pandemia.A sottolinearlo è il fisico Roberto Battiston, che rileva come questo «test a tappeto fa emergere per la prima volta una foto istantanea della diffusione del coronavirus». Il fatto che, malgrado l’impennata di tamponi, il numero dei casi positivi rimanga sotto controllo la dice lunga su come la pandemia in questo momento nel nostro Paese sia contenuta.
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