30 Gennaio 2012

Doppio blitz del Fisco, Milano al setaccio  

Doppio blitz del Fisco, Milano al setaccio
  sabato sera controllati 230 locali della movida, ieri la guardia di finanza nel cuore dello shopping meneghino

ROMA Milano come Cortina, Portofino, Roma. Passata al setaccio dagli ispettori dell’ Agenzia delle entrate sabato sera durante la movida, e ieri mattina dalla Guardia di Finanza nelle strade dello shopping, corso Buenos Aires in testa. Centinaia gli uomini impegnati, qualche protesta da parte dei commercianti, ma sono stati numerosi anche coloro che hanno apprezzato i controlli anche sui venditori abusivi che ogni giorno invadono il centro. Durante i controlli di ieri, su 230 locali visitati dalle Fiamme Gialle, 75 (circa il 30 per cento) non avevano emesso scontrino o ricevuta fiscale. L’ operazione è cominciata alle 10 di ieri mattina, con 120 uomini in strada, tra cui venti baschi verdi. Questi ultimi sono stati impegnati sul fronte abusivi, sequestrando un centinaio di capi contraffatti, con griffe note «taroccate», denunciando anche un cittadino senegalese. Tra le strade percorse dai finanzieri corso Vittorio Emanuele, corso Buenos Aires, via Paolo Sarpi e altre zone centrali ma anche semi centrali della città meneghina. Un’ operazione distinta da quella effettuata sabato sera dall’ Agenzia delle Entrate nei locali della «Milano da bere», dove nel weekend si concentrano migliaia di giovani per l’ aperitivo e iniziare la lunga serata. Ma da parte dei negozianti di Buenos Aires sono arrivate anche reazioni positive: «Ci vorrebbe un presidio fisso per allontanare i 200 venditori irregolari che ogni giorni si sistemano lungo i 1.600 metri del Corso» dice Gabriel Meghnagi, presidente dell’ associazione dei commercianti. «Sono entrati anche nei miei negozi – prosegue – erano in tre e sono stati gentilissimi». Ma il controllo che ha fatto più «rumore» è stato quello, capillare, effettuato sabato sera sui Navigli, nelle zone di Brera, corso Como e il Ticinese, tra discoteche e discobar. Sono stati verificati i registri contabili di circa 120 locali notturni. Un blitz in grande stile, per il quale sono state impiegate 450 persone tra cui 280 ispettori dell’ Agenzia delle Entrate. Le altre 170 erano agenti della polizia municipale di Milano e funzionari dell’ Inps. Numerose le irregolarità riscontrate, che riguardano non solo la mancata emissione di scontrini fiscali e registri contabili non a norma, ma anche la presenza di un centinaio di lavoratori in nero o addirittura clandestini. Accertate incongruità con i dati dichiarati per gli studi di settore (numero di locali, di personale, e altro). Inoltre gli scontrini «battuti» dai locali durante l’ operazione dell’ Agenzia delle Entrate hanno subìto una sospetta «impennata» rispetto agli incassi abituali. Come del resto accadde in proporzioni clamorose anche a Cortina. E mentre il Codacons (associazione consumatori) plaude all’ iniziativa, con la richiesta di ripetere i controlli ogni weekend in una località diversa, la Lega Nord parla di operazione «da cinema». Il segretario milanese Matteo Salvini dice che «basterebbe andare nella Chinatown milanese che è un centro di merce contraffatta, rubata ed evasa, lì si troverebbero centinaia di milioni di euro di merce evasa e lavoratori in nero». Salvini poi rincara la dose: «Molti esercenti milanesi sono in credito di Iva e lo Stato cosa fa? Rompe le palle alle due di notte». E rinnova l’ invito ad andare a controllare le aziende condotte da cittadini stranieri. «Hanno sguinzagliato 200 persone per fare titoli sui giornali» conclude. L’ Idv replica con durezza: «Salvini, se non sbaglio – dice il presidente vicario alla Camera Antonio Borghesi – fa parte di quella Lega Nord che fino ad oggi ha aiutato gli evasori approvando tutti i condoni di Tremonti e lo schifoso scudo fiscale. Quindi non ha alcun titolo per intervenire sulla questione. Il vero cinema lo fa la Lega Nord, ma è pornografia politica». ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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