DOPO LE SIGARETTE LIGHT ORA TOCCA AI FORMAGGI
Chi non ha mai visto la pubblicità di un prodotto light? Normalmente si vedono ragazze magrissime, con silhouette da top model, librarsi in volo e fare salti alla Simeoni. Ormai l?espressione light è diventata nell?immaginario collettivo come sinonimo di prodotto dietetico, magro. Non per niente la traduzione letterale è leggero. Ebbene, almeno per quanto riguarda l?abbinamento con i formaggi, la parola in questione è del tutto fuori luogo. Non esistono, infatti, formaggi magri: persino i fiocchi di latte o la ricotta (prodotti a partire dal siero e non dal grasso del latte) ed i formaggi light (privati di parte del grasso) contengono l?11-13% di grassi, almeno il doppio rispetto ad un piatto di pesce o di carne. I formaggi freschi (stracchino, crescenza) hanno circa il 20% di grassi e la tanto ricercata mozzarella, accompagnata da un?insalata mista, fornisce 456 calorie. Il prosciutto crudo sgrassato, con lo stesso contorno, ne totalizza, invece, 280. Bel risparmio. I formaggi poi sono tutti salati, contengono grassi saturi, colesterolo, insomma alla faccia del leggero. Ridurre l?apporto di grassi in un prodotto light non vuol dire che sia indicato per chi vuole dimagrire. Anche se si arriva a ridurre il contenuto di lipidi della metà rispetto a quanto contenuto normalmente, non significa che l?alimento sia ipocalorico. Inoltre i formaggi sono meno sazianti di altri alimenti e quindi accade quasi sempre che, per compensare questa carenza, si ecceda nella quantità, finendo per annullare del tutto l?effetto light. Insomma se uno vuole dei prodotti leggeri deve prendere verdure, frutta, pesce e anche la carne, che contiene, comunque, meno grassi del formaggio. Persino il pane (245 calorie per cento grammi di prodotto) contiene meno calorie di una mozzarella (258 calorie). Si ricorda, inoltre, che per legge, in Italia, non si possono fabbricare formaggi da latte completamente scremato, dunque?
Ormai l?espressione light la si trova sulla margarina, birra, maionese, marmellata, bibite. Si tratta di una vera e propria pubblicità ingannevole: non si dimagrisce sostituendo burro, formaggio o maionese con la loro versione alleggerita ma rivedendo le proprie abitudini alimentari.
Per questo il Codacons ha presentato un ricorso all?Autorità garante del mercato perché, come avvenuto per le sigarette, sia vietata l?espressione light in tutti i prodotti tutt?altro che dietetici come i formaggi.
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