Dopo la festa, fioccano le multe. Oltre 120 le multe in arrivo per i clienti e il titolare. Chiuso il resort per 5 giorni
-
fonte:
- Il Dolomiti
PADENGHE SUL GARDA. Le immagini avevano fatto in un attimo il giro del web, finendo sotto i riflettori sia dei media che delle forze dell’ordine. Nella giornata di venerdì 1 gennaio, infine, sono arrivate come previsto le prime sanzioni, sollevate nei confronti degli ospiti dell’hotel presenti a quella che difficilmente non si può definire una festa. E così, anche per il titolare, la notifica di chiusura dell’attività per almeno 5 giorni.
Il fatto è avvenuto nell’ultimo giorno dell’anno. Nel resort a 5 stelle sul lago di Garda un pranzo si trasforma in una festa con brindisi, musica e balli (con poche mascherine, almeno da quello visto nei video). Una situazione permessa dal “decreto di Natale”, quella cioè di un albergo aperto con i clienti che possono pranzare nel rispetto delle norme anti-Covid, ma che degenera in qualcosa che ampiamente va contro le regole, oltre che contro al buon senso.
A sollevare lo scandalo, dei video pubblicati su Instagram e immediatamente rimbalzati sui social, ripresi ad esempio dall’account seguitissimo di Selvaggia Lucarelli – nonostante un biglietto lasciato dai titolari sui tavoli imbanditi specificasse chiaramente quanto sconveniente fosse la divulgazione di foto e immagini del resort. Eppure qualcuno non ha resistito ad apparire, facendo scattare la reazione popolare e, soprattutto, quella delle istituzioni.
“Mentre milioni di italiani hanno dovuto rinunciare a festeggiare il Capodanno, i soliti furbetti sembrano essere riusciti ad aggirare la legge organizzando una mega festa senza alcun rispetto dei limiti e delle misure di sicurezza sul fronte del Covid, aggravando il reato attraverso un invito lasciato sui tavoli e rivolto ai partecipanti in cui si chiedeva di non pubblicare immagini dell’evento sui social network”, ha tuonato il presidente del Codacons Carlo Rienzi, autore di un esposto già consegnato alla magistratura bresciana.
“Il nostro pranzo era in regola – ha risposto attraverso un video su facebook il titolare del resort di lusso Ivan Favalli – la cena non si poteva fare e così abbiamo optato per un menu degustazione con varie portate, così da lasciare i clienti soddisfatti. Le prenotazioni sono state parecchie, specie da ragazzi giovani. Fin qui è stato tutto in piena legalità, ma poi era il 31 dicembre, e si sa, un bicchiere tira l’altro. Qualche atteggiamento è stato libertino ma veniva tempestivamente limitato da 2 agenti assunti appositamente per controllare che tutto fosse in regola. Abbiamo fatto anche di più di quanto non fosse necessario”.
Sulla scelta di mettere un “pizzino” con le istruzioni sui tavoli, il proprietario specifica l’intento. “Abbiamo avuto un’idea forse sbagliata, forse fraintesa, perché non volevamo che i clienti di un resort a 5 stelle potessero alimentare invidia in chi lavora in ambito della ristorazione è ha dovuto tener chiuso. Io stesso ho dei ristoranti chiusi”. La giustificazione si è poi trasformata in una denuncia della condizione del settore alberghiero. “Lo Stato non ci dà una briciola, io devo anche sopravvivere”.
La conclusione del video, però, appare quasi una sfida. “Abbiamo avuto tre controlli di polizia e carabinieri, che non ci hanno fatto verbali. Magari dovranno inventarsene uno per giustificare tutti questi video e post e infangate”. “Sfida accolta” dalle forze dell’ordine, che da parte loro hanno disposto la chiusura per 5 giorni del resort. “Chiusura che potrebbe essere prolungata se la prefettura lo ritiene opportuno”, fanno sapere a il Dolomiti dalla polizia locale di Manerba.
A rendere nota la notifica, è stato lo stesso Favalli. “Avvisiamo tutti i clienti che le forze dell’ordine hanno disposto la chiusura dell’hotel a partire da domani dando il tempo ai clienti di organizzarsi per il rientro presso i loro domicili, inevitabilmente abbiamo cancellato le prenotazioni per i giorni successivi. Rispetto l’opinione di tutti, chiedo solo di utilizzare l’educazione e non la volgarità in rispetto dei miei familiari e dei nostri collaboratori”, ha comunicato via facebook.
Al titolare dell’albergo, nondimeno, è stata notificata anche una multa per violazione delle norme anti-Covid, mentre la posizione di ogni cliente verrà vagliata una per una, con svariate sanzioni già sollevate – saranno più di 120.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- SANITA'
-
Tags: Capodanno, covid, festa, Padenghe sul Garda, procura di brescia, veglione