Dopo il raid del leghista coperte, vestiti e scuse al senzatetto di Trieste
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- Messaggero Veneto
TRIESTE. «Caro amico, speriamo che questa notte tu soffra meno il freddo. Ti chiediamo scusa a nome della città di Trieste». È questo il messaggio scritto su un cartello in cartone da alcuni triestini che nella notte tra sabato e domenica hanno lasciato vestiti caldi e trapunte sul luogo dove il senzatetto romeno – a cui il vicesindaco di Trieste, Paolo Polidori, tre giorni fa ha gettato nel cestino alcune coperte vantandosene su Facebook – aveva l’ abitudine di cercare riparo.Ieri mattina, lungo la centrale via Carducci, gli indumenti e le coperte portate in segno di solidarietà da alcuni cittadini erano ancora lì, mentre il cartello – «P.s. in caso di mancato ritiro da parte dell’ interessato non gettare nulla. Provvederemo al recupero entro domani. Grazie» – era sparito. Nel frattempo non accenna a placarsi la polemica politica. Se infatti i vertici della Lega del Fvg – da Massimiliano Fedriga a Pierpaolo Roberti – hanno difeso, pur con sfumature diverse, l’ operato del vicesindaco, gli attacchi a Polidori non si placano e arrivano da tutta Italia. «Quello accaduto a Trieste è stato davvero un atto osceno e il vicesindaco dovrebbe chiedere scusa pubblicamente. La valutazione sulle sue dimissioni la lascio ai triestini». Così, ad esempio, si è espresso l’ assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino. «Trieste non è un caso isolato – ha concluso a margine del pranzo promosso dai City Angels per 200 clochard all’ hotel Principe di Savoia -: c’ è una criminalizzazione dei poveri e di chi è in difficoltà».Il vicesindaco deve invece essere rimosso «mediante decreto del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia per avere violato i principi fondanti della Costituzione e della Dichiarazione universale dei Diritti dell’ uomo» secondo il Codacons che in una nota chiama in causa il governatore intervenendo su quello che, come detto, è diventato un caso nazionale. «L’ articolo 40, della legge 142/90 – ricorda il Codacons – prevede che sindaci e componenti delle giunte comunali possano essere rimossi quando compiono atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico. Nel caso del vicesindaco di Trieste compete al Presidente della Regione emettere il decreto di rimozione». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
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