Dopo il lockdown è riesploso l’azzardo I pavesi hanno giocato 1.800 euro a testa
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fonte:
- La Provincia Pavese
O ltre 1800 euro a testa spesi in gioco d’azzardo fra video lotterie, slot machine, gratta e vinci. Non cessa l’allarme per la ludopatia in provincia di Pavia, dove il gioco d’azzardo continua ad attrarre giovani ed anziani indistintamente. Soprattutto con la pandemia. L’EFFETTO LOCKDOWN Lo denuncia Codacons di Pavia, citando fonti dell’ultima rilevazione sul tema da parte dell’Istituto superiore di sanità. «Un recente studio dell’Iss che ha interessato un campione della popolazione italiana di età compresa tra i 18 e 74 anni, raffronta le abitudini di gioco nel periodo di lockdown con quelle pre pandemia e con quelle successive – fa sapere il movimento dei consumatori pavese -. In base ai risultati la pratica del gioco d’azzardo è scesa sensibilmente nel periodo di lockdown (quando le sale gioco erano chiuse ed era vietato l’uso delle slot OES) per poi risalire nel periodo di restrizioni parziali. In Lombardia nell’ultimo anno sono stati spesi in azzardo, mediamente 1.725 euro a persona con valori più alti della media regionale per le province di Pavia, Sondrio, Brescia e Bergamo dove il dato si attesta su 1.846 euro di media».I PIÙ GIOVANI A RISCHIO Del resto che l’allarme resti alto in provincia di Pavia e che sia tornato a crescere il gioco d’azzardo e che, con il lockdown, anche tanti giovani si siano avvicinati alle scommesse online, lo testimonia anche l’iniziativa di Asst. Per aiutare le famiglie in cui il gioco diventa un problema, l’azienda socio sanitaria ha messo a disposizione degli utenti nelle settimane scorse un numero di telefono gratuito per combattere la dipendenza da gioco d’azzardo. Il servizio telefonico al numero 335.8413553 garantisce colloqui a chi ritiene di avere un problema con il gioco d’azzardo, ai suoi familiari e conoscenti,e a chi desidera avere informazioni relative ai problemi legati al mondo della ludopatia. La linea sarà attiva nelle giornate di lunedì e venerdì, dalle 9 alle 11, e di sabato dalle 9 alle 13. VITE STRAVOLTE «Si tratta di dati poco confortanti ed in linea con le ultime rilevazioni – prosegue la nota dell’associazione che difende i diritti dei consumatori -. Nei casi più gravi la dipendenza da gioco d’azzardo stravolge le abitudini di vita di intere famiglie sommergendole di debiti e rendendo il giocatore una persona alla disperata ricerca di soluzioni». «Esiste, per queste situazioni, un’apposita legge cosiddetta “salva-suicidi” – informa ancora Codacons – che consente di rinegoziare il proprio debito ed estinguerlo con il tempo in modo da affiancare alle cure di cui i giocatori patologici abbisognano anche un supporto concreto da un punto di vista economico». «Ribadiamo inoltre, come si faccia troppo poco in provincia sul piano della prevenzione e del contrasto al dilagare del gioco d’azzardo – accusa Codacons – sarebbe necessario incrementare le attività informative ed educative nei confronti di coloro che potenzialmente possono diventare giocatori d’azzardo. Solo agendo sinergicamente su tutti questi fronti è possibile arginare questa che a tutti gli effetti è una vera e propria piaga sociale»
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