«Donne uccise, le denunce ignorate» Parte l’ esposto a dieci procure
ROMA IL CODACONS ha depositato un esposto a dieci Procure in merito ad alcuni omicidi di donne messi in atto nonostante le vittime avessero già denunciato alle pubbliche autorità violenze e molestie subite da mariti o ex partner. «Si intende sottoporre all’ attenzione di tutte le Procure la problematica connessa all’ incredibile aumento del numero dei casi di femminicidio, soprattutto a opera di ex partner», scrive il Codacons nell’ esposto. IN PARTICOLARE , «ciò che allarma di più è il fatto che frequentemente le vittime avevano presentato in precedenza denunce per stalking senza che, di fatto, venisse fatto nulla per impedire al persecutore di compiere il proprio terribile intento». Il Codacons elenca una serie di casi. Come quello di «Antonella Russo, uccisa a fucilate dall’ ex marito ad Avola (Siracusa) davanti al figlioletto di 4 anni, nonostante avesse presentato una denuncia per stalking ai carabinieri; stessa sorte è toccata a Lucia Bellucci, uccisa vicino Trento con due coltellate dall’ ex partner, nonostante nel passato lo avesse denunciato per stalking». VITTIME di femminicidio sono state anche «Fatima e Sene Ada Selmanaj, uccise dal marito\padre a Pescina, dopo che lo avevano denunciato per violenza sessuale nei confronti della giovane Sene Ada; è finita nel sangue anche la storia di Maria Pia Bigoni, a Civitanova (Macerata), uccisa a coltellate per strada dall’ ex marito». L’ associazione ha chiesto alle Procure di predisporre controlli per accertare se nei fatti siano ravvisabili responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti (omissione di atti d’ ufficio), oltre ai reati di omesso controllo e vigilanza e di concorso nel reato per coloro che risulteranno eventualmente responsabili.
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