Azzannata e trascinata da due cani come una preda inerme da uccidere. E sfigurata. Il giardino di una villa a Roma si è trasformato in una ’fossa dei leonì per una domestica di 74 anni che è in gravissime condizioni dopo essere stata aggredita da due rottweiller. I due animali hanno allentato la morsa solo dopo l’intervento dei carabinieri, che li hanno neutralizzati abbattendone uno e ferendo l’altro. Ora il Codacons e il Campidoglio chiedono a gran voce di riprisinare l’introduzione di un patentino, ovvero un diploma da rilasciare a coloro che frequentano un corso di buona gestione dei cani ’impegnativì per prevenire altre aggressioni.

Sono ore di choc e polemiche a Roma dopo la vicenda della colf di 74 anni, vittima della ferocia dei rottweiller nella villa di un commerciante, in via della Giustiniana. La donna era andata al lavoro come tutte le mattine. Ma stavolta dopo aver varcato i cancelli della villa, che da giorni era vuota perchè i proprietari erano in vacanza, l’anziana ha visto i cani scagliarsi contro di lei come due belve. È stata trascinata per alcuni metri, morsa in testa, al volto, ora sfigurato, al tronco, alle gambe e alle braccia. Il lungo intervento chirurgico al quale è stata sottoposta in serata era ancora in corso. La villa, con il cancello chiuso, era diventata per lei una gabbia di mostri inferociti, ma i vicini hanno sentito le urla e chiamato i carabinieri. Quando i militari sono giunti sul posto i cani si stavano ancora accanendo sulla vittima. Non potevano sparare per non rischiare di colpire la donna. Allora hanno cercato di attirare i cani avvicinandosi. Solo allora i rottweiller hanno mollato la presa, pronti ad attaccare nuovi bersagli. Ma stavolta le loro nuove prede si sono difese con i proiettili: un cane è morto mentre l’altro è rimasto ferito gravemente e trasportato alla Asl.

L’anziana, in terra nel sangue, è stata subito soccorsa dagli operatori del 118 in attesa di intervenire. Chiedeva ancora aiuto quando era sulla barella, poi dopo poco ha perso coscienza. Il proprietario della villa, un commerciante di 60 anni che era con tutta la famiglia in vacanza, è ancora incredulo per quanto è successo. «È un’amica di famiglia, lavora qui da anni – ha detto – I cani la conoscevano e qualche volta anche lei ha dato loro da mangiare». Ma stavolta forse il caldo potrebbe aver inciso sulla loro aggressività. Contro il padrone dei due animali potrebbe profilarsi l’ipotesi di un’accusa per lesioni gravissime. Un’eventualità che potrebbe essere esclusa se dovessero essere rilevate, dalle analisi veterinarie sui due animali, tracce di una patologia recente di cui il proprietario non era a conoscenza. I cani, un maschio e una femmina di 60 chili, erano registrati regolarmente. A prendersi cura dei due rottweiller era un altro ragazzo. Pochi giorni fa un’altra aggressione vicino Roma, dove in strada una donna era stata aggredita e ferita gravemente da un pitbull, che ha anche ucciso il suo cagnolino. E adesso le associazioni e la politica chiedono di correre ai ripari, cominciando dal ripristino del «patentino».

Il medico veterinario Federico Coccia, delegato del sindaco alla tutela della salute animale di Roma capitale, chiede «l’ordinanza del Ministero della Salute per la prevenzione delle aggressioni canine e la tutela dell’incolumità pubblica», ricordando che «era previsto anche il patentino, ovvero un diploma da rilasciare a coloro che frequentano un corso di buona gestione dei cani ’impegnativì per prevenire eventuali aggressioni. Corso che, ricordo, era obbligatorio per i cani che avevano già morso». A chiederlo è anche il Codacons, per il quale che propone anche «il ripristino dell’elenco delle 17 razze ritenute potenzialmente più pericolose», per le quali potrebbe essere obbligatorio il patentino. Ma l’Ente nazionale protezione animali si è già detta contraria al ritorno di una «black list» delle razze di cani pericolose.

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