“Domenici e Martini colpevoli per smog”
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DA CITY.IT
Nuova tappa del processo sulle emissioni di smog nell’ aria tra il 2005 e il 2008. Secondo il pubblico ministero Giulio Monferini, l’ ex sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, e l’ attuale (anche se in scadenza) presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, meritano 8 mesi di reclusione. La loro colpa? Non aver fatto abbastanza per difendere la salute dei cittadini dall’ inquinamento atmosferico dovuto a polveri sottili (pm10) e biossido di azoto. Secondo i magistrati, infatti, una buona metà del livello di polveri fini presenti nell’ aria che respiriamo è dovuto al traffico veicolare. Getto pericoloso di cose Ieri, a quasi due anni dal rinvio a giudizio degli imputati, il pm Monferini ha chiesto alla Corte una condanna a 8 mesi per i due leader politici, entrambi alti esponenti del Partito democratico. Martini e Domenici sono imputati dei reati di getto pericoloso di cose e rifiuto di atti d’ ufficio sotto il profilo omissivo. Condanne di 5 mesi per gli stessi reati sono state chieste dal pm per gli altri imputati: sindaci ed ex sindaci di Sesto, Signa, Scandicci, Campi Bisenzio e Calenzano assieme ai rispettivi assessori all’ Ambiente, oltre agli allora assessori all’ Ambiente di Firenze, Claudio Del Lungo, e della Regione, Marino Artusa. I blocchi del traffico? Un inganno Quanto, invece, agli accordi di programma presi da Regione e Comuni per limitare il traffico (tipo blocchi e limitazioni alla circolazione), per l’ accusa non vanno letti come provvedimenti adatti a ridurre le pm10 ma come un patto escogitato dagli amministratori pubblici in sostituzione del dovuto, e più vincolante, piano di risanamento previsto dalla normativa europea e nazionale. L’ associazione di consumatori Codacons, costituitasi parte civile, si è allineata alle richieste di condanna del pubblico ministero aggiungendo una richiesta di risarcimento per danni morali pari a 2 milioni di euro. City.
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