26 Luglio 2010

Domenicali: non vogliamo presentare ricorso

 
HOCKENHEIM. La Ferrari non farà appello contro la multa di 100 mila dollari decisa dalla Federazione internazionale per «violazione delle regole» durante il Gp di Germania. «Nell’ interesse dello sport abbiamo deciso di astenerci dall’ avvio della procedura di appello, confidando che il Consiglio Mondiale saprà valutare correttamente i fatti nel loro complesso», ha dichiarato il capo della gestione sportiva del Cavallino Stefano Domenicali. Lo ha reso noto la Ferrari in una nota. Il manager della Ferrari ha raccontato così il sorpasso di Fernando Alonso a Felipe Massa, che potrebbe essere stato il frutto di un ordine di scuderia, proibito dalle regole: «Felipe è stato velocissimo con le gomme più morbide mentre ha avuto qualche difficoltà in più con le dure, tanto che Fernando prima si è potuto riavvicinare e poi è riuscito a passare al comando quando il suo compagno di squadra ha deciso di non creare una situazione di rischio, alla luce del tentativo di rimonta di Vettel che si trovava alle loro spalle». Codacons dà battaglia. E per «tutelare gli scommettitori e tifosi della Formula 1», il Codacons ha annunciato oggi di avere avviato una serie di azioni legali per il sorpasso "sospetto" di Fernando Alonso su Felipe Massa avvenuto durante il Gran Premio di Germania e costato per ora alla Ferrari una multa di 100 mila dollari (oltre 77 mila euro). «Ancora una volta ci troviamo di fronte a un sorpasso avvenuto, si sospetta, per ordine di scuderia», afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi in un comunicato dell’ associazione per la difesa dei consumatori. Se dovesse emergere che la manovra è stata il frutto di indicazioni venute dai vertici della Ferrari, prosegue, «è evidente il danno che ne deriverebbe per gli scommettitori e per tutti i tifosi della Formula 1». «Per questo motivo, come già fatto in un altro caso analogo, avvieremo le dovute iniziative legali a tutela degli scommettitori e dei tifosi della F 1», conclude Rienzi. Nel 2002, dopo il Gran Premio d’ Austria conclusosi con la vittoria di Michael Schumacher seguita a un sorpasso "sospetto" favorito dal compagno di scuderia Rubens Barrichello, il Codacons si era rivolto al Tar del Lazio per chiedere il rimborso degli scommettitori «truffati», ma il ricorso era stato respinto. Il precedente. Ha un precedente nel 2002, sempre con la Ferrari, il contestato sorpasso che oggi ha permesso a Fernando Alonso di imporsi su Felipe Massa nel Gp di Germania e che i commissari di gara della Fia hanno giudicato una violazione delle regole costata alla "rossa" una multa di 100 mila dollari (77 mila euro circa). Era successo a Zeltweg, in Austria, il 12 maggio. Anche allora c’ era stata una doppietta della casa di Maranello, con Michael Schumacher che aveva tagliato per primo il traguardo dopo che Rubens Barrichello, in testa per tutta la gara, si era fatto superare dopo un’ indicazione venuta da Jean Todt. Schumacher ieri si è detto solidale con Massa, aggiungendo di non poter commentare un episodio visto solo in Tv. Ma quel giorno del 2002 l’ ex ferrarista se lo ricorda sicuramente bene. Era successo il finimondo dopo quella gara: fischi, parole di fuoco, ricorsi in tribunale. Anche otto anni fa si mobilitarono i Codacons in difesa degli scommettitori "defraudati", ma non servì a nulla. Flavio Briatore era stato tra i più duri nel dopo gara.

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