9 Settembre 2021

Domande sbagliate nel test di Medicina

Ci  dev’essere  qualcosa  di  maledetto  che  aleggia  sui  test  per  essere  ammessi  alle  facoltà  universitarie  di  Medicina.  Difficilissimi,  contestatissimi,  odiatissimi.  Ogni  anno  è  sempre  la  stessa  storia  all’ultimo  giro  ci  sono  pure  scappate  sei  domande  sbagliate.  Ora  che  si  fa?  Lo  sanno  anche  sassi  che  passare  l’esame  è  un’impresa,e  pochi  centesimi  di  voto  di  differenza  tra  un  candidato  l’altro  possono  essere  decisivi.E  quindi?  Quindi  quesiti  errati  verranno  annullati:  parola  di  Maria  Cristina  Messa,  per  l’appunto  ministro  dell’Università  della  Ricerca.  Ci  sarà  tempo  fino  oggi  per  denunciare  altre  eventuali  storture,  dopodiché  la  graduatoria  che  verrà  stilata  il  28  di  questo  mese  sarà  quella  definitiva.  Ovviamente,  salvo  complicazioni  ulteriori:  ancora  non  è  detta  l’ultima  parola.  Ma  cos’è  successo  nella  prova  dello  scorso  settembre,  cui  hanno  partecipato  76mila  aspiranti  camici  bianchi?  L’Unione  degli  universitari,  che  ogni  anno  spacca  il  capello  in  quattro  per  permettere  più  ragazzi  ragazze  di  accedere  alle  facoltà,  ha  scovato  sei  errori  nei  quiz  risposta  multipla  «che  potrebbero  compromettere  il  risultato  finale  l’accesso  di  tanti  studenti  ai  corsi  di  studi».  SOCIAL  SCATENATI  Già  alla  seconda  domanda  del  test,  parliamo  di  logica,  c’era  qualcosa  che  non  andava:  non  era  congruente  alle  regole  riportate  nel  testo.  La  numero  21,  di  chimica,  era  stata  inserita  nel  comparto  di  logica.  Mentre  la  23,  di  biologia,  secondo  gli  studenti  aveva  un  riscontro  ambiguo.  Altre  tre  domande,  invece,  presentavano  problemi  più  sfumati.  allora  social  si  sono  scatenati,  così  come  l’immancabile  Codacons,  denunciando  le  ingiustizie.  Il  dossier  è  finito  sulla  scrivania  del  ministro  Messa,  che  ha  subito  tranquillizzato  tutti:  «Devo  riuscire  fare  le  graduatorie  tenendo  conto  degli  errori,  quindi  verosimilmente  annullando  le  domande  sbagliate  comunque  quelle  che  sono  sotto  verifica.E  poi  vorrei  incontrarmi  con  le  commissioni  che  preparano  test  per  riuscire  dare  qualche  cosa  di  un  pochino  meno  debole  per  il  prossimo  anno»,  ha  spiegato  alla  trasmissione  “The  breakfast  club”  su  Radio  Capital.  Già,  le  commissioni.  Chi  diamine  le  scrive  le  domande  dell’esame  di  ammissione  più  chiacchierato  d’Italia?  Esiste  un  consorzio  interuniversitario  che  si  chiama  Cineca:  ogni  anno  avvia  una  gara  per  la  fornitura  al  ministero  di  quesiti  per  le  prove  d’esame.  Alla  gara  del  Cineca  partecipano  le  aziende  di  selezione,  aziende  nelle  quali  il  lavoro  dei  dipendenti  consiste  proprio  nella  stesura  di  quiz,i  cosiddetti  item  writer.  Per  quest’anno,  così  come  l’anno  scorso,  è  toccato  un’azienda  siciliana  occuparsi  di  elaborare  le  domande  dei  test.  Poi,  tra  gennaio  maggio,  queste  vengono  inviate  al  ministero  dell’Università  della  Ricerca  per  una  revisione  scientifica  da  parte  di  un’apposita  commissione.  È  qui  che  viene  licenziato  il  quiz  nella  sua  forma  definitiva,  tra  quesiti  più  meno  bizzarri  capita  – sbagliati  contestabili.E  dire  che  sono  tante  le  teste  che  si  chinano  su  quei  faldoni…  SISTEMA  OBSOLETO  Intanto,  l’Unione  degli  universitari,  per  voce  del  suo  coordinatore  Giovanni  Sotgiu,  contesta  le  modalità:  «Ne-gli  ultimi  anni  c’è  stato  un  aumento  dei  posti  messi  bando  per  corsi  numero  programmato  in  particolare  per  Medicina  Chirurgia,  arrivando  14.020  in  questo  2021,  ma  questi  interventi  sono  palliativi,  messi  in  atto  per  gestire  un  problema  strutturale.  test  non  funzionano,  ciò  si  aggiungono  le  irregolarità  che  caratterizzano  procedure  quesiti,  sottolineando  la  loro  inefficacia  inattendibilità.Il  numero  chiuso  rappresenta  la  mancata  volontà  di  investire  in  istruzione,  università  ricerca,  anche  alla  luce  di  una  crisi  pandemica  che  ha  messo  in  ginocchio  il  nostro  sistema  sanitario  nazionale.  È  necessario  abolire  questo  sistema,  superare  il  numero  programmato  per  Medicina,  Veterinaria,  Formazione  primaria  Architettura  permettere  tutti  l’accesso  un  diritto  fondamentale»

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this