5 Giugno 2012

Divina, esposto Codacons

Divina, esposto Codacons

il presidente rienzi: «indagare su reati ambientali e attentato alla sicurezza»

Ora tocca al Codacons. E l’ attacco è ai più alti livelli, addirittura con la richiesta di sequestro della Msc Divina. Così, anche all’ associazione dei consumatori non è piaciuto l’ ingresso della Msc Divina con le sue 137 mila tonnellate di stazza nel Bacino di San Marco. E così ha deciso, come altri, di parlare lancia in resta annunciando la volontà di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Venezia contro il passaggio delle grandi navi in laguna. Un’ azione che segue le recenti proteste del Comitato No Grandi Navi e il durissimo attacco dei giorni scorsi espresso dal Fai, il Fondo Ambiente Italiano. «Chiediamo alla magistratura di aprire un’ indagine per reati ambientali – sottolinea il presidente nazionale Carlo Rienzi – e di valutare la sussistenza della fattispecie di “attentato alla sicurezza dei trasporti” in relazione al passaggio delle navi in laguna. É inaccettabile che un bene prezioso e fragile come Venezia debba sottostare al passaggio di navi da 140 mila tonnellate. Si tratta di azioni che non possono non avere ripercussioni sull’ ambiente. É altresì non più tollerabile che interessi economici e turistici come quelli delle grandi navi vengano anteposti alla tutela della città, dei suoi abitanti e delle sue acque». L’ offensiva del Codacons, quindi, si inserisce nella lunga vertenza di queste settimane sul passaggio delle grandi navi in Bacino. «Abbiamo chiesto alla magistratura – aggiunge Rienzi – di aprire un’ indagine valutando l’ ipotesi di danno ambientale legandolo a possibili conseguenze per l’ ecosistema. Se non sarà impedito a queste navi di solcare le acque lagunari, siamo pronti a forme di protesta anche anche clamorose come la richiesta di sequestro della Msc Divina da parte della magistratura». © riproduzione riservata.
 
 

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