13 Maggio 2012

Distributori «liberi», boom a Verona

Distributori «liberi», boom a Verona

si stanno moltiplicando anche nel veronese i brand svincolati dalle compagnie petrolifere.
Crescono come funghi i distributori di carburante indipendenti, le cosiddette pompe bianche. Ce ne sono ovunque, lungo le strade principali che portano a Verona, ma anche in città. Si sono svincolati dello strapotere delle grandi multinazionali, hanno concluso i decreti con le grandi compagnie che impongono il prezzo del carburante, e ora sono in grado di praticare prezzi sensibilmente inferiori. E non perchè lo chieda il Governo. La Federconsumi ne ha fatto la mappatura su tutta la Penisola, con nomi e indirizzi rintracciabili su internet, un elenco che grazie al contributo e alla segnalazione dei cittadini viene costantemente aggiornato. Fino allo scorso anno le pompe bianche erano poche anche nel Veronese, bisognava cercarle, confrontare i cartelli dei prezzi. Ora di distributori indipendenti nella nostra città a provincia ce ne sono di tutti i gusti e tutti i prezzi, con risparmi fino a 15 centesimi al litro, e senza dover varcare i confini con la Slovenia o la Svizzera. Si stanno moltiplicando e i loro nomi suonano ormai familiari: Tosoni, Costantin, Gambarini, BBB, Ugolini, Dalla Bernardina, Iper, Furlani, Reteitalia, Petrokerol, H6, Bitumcalor o anche solo Distributore. Si trovano in tutta la provincia, vicino ai centri commerciali e lungo le arterie che portano a Verona; nelle principali strade della città. Il vantaggio? Secondo la Codacons, facendo rifornimento alle pompe bianche è possibile risparmiare quasi 200 euro di media annua per automobilista. Come fanno a praticare un prezzo più basso? I margini di guadagno sono limitati. Sul prezzo della benzina e del gasolio pesano circa dal 48 al 52%% le tasse (accise e Iva), intorno al 40% le quotazioni, l’ 8% va ai petrolieri, poco meno del 5% lordo resta al gestore. «Occorre tenere contenuti i ricavi e puntare sulla quantità», spiega il titolare di una pompa bianca che in via Torbido ha aggiunto il carburante dal ’98, ma dal ’49 era distributore metano. «Tutti i distributori fanno rifornimento a Mantova o a Marghera, il prezzo di acquisto del carburante è pari per tutti. Noi decidiamo il nostro cartello». La pratica del self service educa al risparmio che abbassa fino ai 10 centesimi il costo a litro, ma è soprattutto la libertà di imporre il proprio prezzo che rende i «no-logo» più appetibili all’ automobilista. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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