Disservizi idrici, chiesto un confronto Comune-Sorical
- fonte:
- Gazzetta del Sud
Un incontro pubblico tra Comune e Sorical per spiegare ai cittadini le ragioni dei disservizi idrici che stanno colpendo diverse zone del capoluogo. È quanto chiedono i consiglieri comunali Eugenio Riccio, Roberta Gallo ed Ezio Praticò che evidenziano come sia ormai prassi che in prossimità dell’estate «molti quartieri della città, soprattutto quelli popolari della zona sud, lamentano la mancanza di acqua potabile con ovvie conseguenze igienico-sanitarie».I consiglieri non ci stanno ad accettare come giustificazione la presenza di allacci abusivi, in Jonny Corsi prospetta responsabilità politiche ma anche amministrative Francesco Ranieri La mozione che avrebbe nel mirino l’ufficio di presidenza di Palazzo De Nobili potrebbe arrivare a mettere in discussione l’intesa elettorale che nel 2017 ha portato all’avvio dell’esperienza amministrativa dell’Abramo quater. Se al momento tutto è infatti avvolto dall’aura dell’indiscrezioneindiscrezione, che quel documento stia circolando trasversalmente pare ormai essere assodato. Anche se i riscontri sarebbero ancora tutti da verificare. Ma andando a osservare quello che sarebbe l’obiettivo del documento, del quale non sono stati resi noti i contenuti e le motivazioni, verrebbe fuori uno scenario politico in forte evoluzione. Mettere in discussione la presidenza di Marco Polimeni (Catanzaro da Vivere)e la vice presidenza di Roberta Gallo (ex capogruppo di Forza Italia ora nel gruppo misto) significherebbe in effetti disconoscere il ruolo della componente civica della coalizione, ovvero Catanzaro da Vivere (il movimento di Piero Aiello e Baldo Esposito). “Colpire” Polimeni avrebbe questo significato qualora tra i firmatari della mozione la componente di maggioranza fosse cospicua. E ciò avverrebbe a pochi giorni da un mini-rimpasto di Giunta fatto invece proprio nel pieno rispetto di quel patto del 2017 che sanciva il numero di assessori di Forza Italia in seno all’esecutivo comunale. Stando ad alcune voci di palazzo, nel documento non sarebbero contenute critiche alla gestione dell’aula consiliare da parte di Polimeni. Ma potrebbero esserci quindi della manovre politiche in prospettiva Regionali e Comunali, considerato che le prime si terranno in autunno e le seconde nella successiva primavera. Per cui il nodo potrebbe essere politico se risponde al vero lo scenario nel quale questa mozione avrebbe una connotazione trasversale ma prendendo soltanto alcune parti del- «La città di Catanzaro versa ormai in uno stato di totale abbandono tanto politico quanto amministrativo. Una maggioranza, quella a guida Abramo-Tallini-Aiello, rissosa e sempre più autoreferenziale che in 20 anni ha relegato il Capoluogo di Regione al ruolo di Cenerentola della Calabria». Così scrive in una nota la segreteria del Partito socialista di Catanzaro «Lo attestano – prosegue la nota – ove mai ce ne fosse bisogno, le condizioni di degrado giunte a livelli parossistico tanto in centro quanto nelle periferie. Interi quartieri e vaste aree dimenticate dall’amministrazione comunale, peraltro privi di servizi e lontani anni luce dai più essenziali e basilari standard della qualità della vita, risultano ormai visibilmente abbandonati. Materiale di varia natura, e fitta vegetazione contribuiscono alla proliferazione di ratti ed insetti che costituiscono ormai una seria emergenza ambientale. Lo stesso dicasi con gli arredi divelti ormai da anni e gli ampi spazi verdi sempre in stato di abbandono e finanche le fermate dell’autobus risultano impraticabili a causa di erbacce che ne ostruiscono le sedute». Per il Partito socialista «i cittadini, che sebbene ancora in emergenza Covid hanno la necessità di sostare all’apertoaperto, sono ormai esasperati ed avviliti». quanto se la penuria dipendesse da ciò, spiegano, «ne consegue che gli uf-fici preposti conoscano perfettamente il fenomeno. Quindi ci chiediamo: sono stati perseguiti e denunciati all’autorità giudiziaria questi ladri seriali di acqua? Gli uffici tecnici comunali sono in grado di fornirci qualche dato?». Il confronto fra le parti resta dunque la strada maestra «per tentare di trovare una soluzione alla gravissima crisi idrica». Anche il consigliere Jonny Corsi interviene sulla questione chiedendo chiarezza al Comune e a Sorical. Riferisce di «più di 200 interruzioni dell’erogazione dell’acqua in un anno.A giro, – afferma – tutti i quartieri, da Sant’Elia a Lido, sono colpiti da questa assurda situazione,a cui bisogna aggiungere l’acqua sporca e colorata che ogni tanto esce dai rubinetti». A suo avviso ci sarebbero persino «tutti gli elementi per aprire una gigantesca azione legale nei confronti del Comune e della Sorical per la sistematica interruzione del servizio. Bene ha fatto il Codacons Calabria – evidenzia – nel presentare un esposto per interruzione di pubblico servizio,se l’acqua è da considerarsi un bene costituzionalmente garantito». Secondo Corsi, peraltro, «sotto il profilo politico, è gravissima la responsabilità del sindaco Abramo che è stato an-che presidente della Sorical senza fare nulla per migliorare il sistema di approvvigionamento e distribuzione dell’acquaacqua. Ma, questa responsabilità si amplifica quando si parla di custodia e di controllo di un bene, l’acquaacqua, fondamentale per i cittadini». Il consigliere ritiene «quasi paradossale che le responsabilità, presunte o certe, siano identificate sempre fuori da Palazzo De Nobili, tanto da sollecitare l’azione di denuncia tramite esposto di qualche consigliere comunale, che però dimentica di chiamare alla verifica dei fatti e delle responsabilità per tramite della Procura altri soggetti legittimati. È indubbio aggiunge – che debbano chiarire non solo in termini politici, il sindaco Sergio Abramo e l’assessore competente Franco Longo, oltre ai dirigenti e funzionari del settore, le cui mancanze non possono passare sottotraccia in virtù di rinnovati accordi in vista delle prossime elezioni regionali».
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