Disastro Arcuri In tilt il sito del bonus terme
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- Libero
(…) L’ennesimo flop della struttura guidata da Domenico Arcuri, ex commissario all’emergenza Covid, giubilato da Mario Draghi al suo arrivo a palazzo Chigi, dopo le prestazioni non esaltanti inanellate con mascherine, vaccini e centri vaccinali. Ai vertici della struttura commissariale è arrivato il generale Francesco Paolo Figliuolo che nel giro di poche settimane è riuscito a far decollare la campagna di immunizzazione degli italiani. Ceduto il passo al generale degli alpini Arcuri resta però saldamente in sella ad Invitalia, l’Agenzia pubblica per l’attrazione degli investimenti, di cui il manager originario di Melito Porto Salvo – Reggio Calabria – occupa la carica di amministratore delegato dal marzo 2007, con l’intermezzo di commissario straordinario all’emergenza Covid. STOP A MEZZOGIORNO Il flop di ieri ha avuto diverse motivazioni, almeno a leggere le note che si sono susseguite per buona parte del pomeriggio. Era passato da poco mezzogiorno quando la piattaforma per prenotarsi è caduta: le prenotazioni per il bonus terme sono state interrotte per troppi clic e riprenderanno martedì alle 12. Invitalia spiegava così il blocco totale delle registrazioni, precisando che «la piattaforma digitale Invitalia.it dedicata alla prenotazione del bonus terme è stata sospesa per motivi tecnici dovuti all’alto numero di accessi registrati fin dall’avvio della sua attività», precisando pe-rò che l’accesso era limitato esclusivamente agli enti termali, circa 500 in tutta Italia, e il portale progettato e testato su questi numeri, considerando anche accessi fino a dieci volte maggiore di utenti concorrenti. In ogni caso operatori abilitati e non persone qualsiasi. SOGGETTI ABILITATI Dunque a registrare le prenotazioni per il bonus dovevano essere esclusivamente le società termali. Peccato che questo passaggio non fosse per niente chiaro, al punto che tutti, destinatari ma anche mezzi d’informazione, pensassero di trovarsi di fronte al classico clic day: si registra chi accede alla piattaforma per primo, conquistandosi il bonus di 200 euro introdotto ad agosto dal decreto Covid. Non era così, purtroppo. A fare un po’ di chiarezza ci pensa Federterme secondo cui le richieste pervenute alle terme «sono elevatissime»a fronte di circa 250mila bonus disponibili. C’è stato un enorme afflusso di domande, circa mezzo milione, con 2.000 operatori delle terme destinati al caricamento delle richieste.Chi abbia mandato in tilt il sito Invitalia- i 2mila operatori termali accreditati oppure le centinaia di migliaia di persone che hanno tentato di accedere alla registrazione – non è dato sapere. L’unica certezza è che l’accesso sarà riaperto alle 12 di oggi, ma le domande andavano fatte di persona presso lo stabilimento termale oppure online sui siti delle terme le quali,a loro volta, le inoltrano sul portale Invitalia per conto dei clienti. Per il Codacons il bonus terme è «partito con il piede sbagliato» ed è stato an-che concepito male. In attesa di capire se oggi si riapriranno le registrazioni, l’unica sicurezza è forse quella relativa al maxi stipendio da amministratore delegato di Invitalia percepito da Arcuri: 610mila euro lordi l’anno, oltre agli eventuali premi di risultato. Speriamo non per i clic day.
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