13 Dicembre 2008

Disagi Treni bloccati, il calvario dei pendolari

 SALERNO  «Treni in ritardo, treni soppressi, oltre 4 ore per andare e venire da Napoli. La gente è esasperata, non ce la fa più». Portavoce del disagio dei pendolari, che ogni mattina scelgono le strade ferrate, è Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania. «Qualche giorno fa ho preso il treno delle 9.12 da Pontecagnano – rivela – ci hanno fatto scendere a Salerno e poi abbiamo proseguito con i bus sostitutivi. Siamo arrivati alle 11». Motivo dei viaggi infiniti a cui sono costretti i pendolari è il non utilizzo di alcuni binari della stazione di Napoli Centrale, sequestrati dall’Autorità giudiziaria. Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario generale Filt Cgil Campania Mario Salsano: «Continua l’odissea quotidiana delle migliaia di pendolari che dal 27 novembre sono costretti a viaggi estenuanti, con soppressione di treni e servizi sostitutivi». Buonomo però non si sofferma solo sui disagi di questi giorni. «Abbiamo presentato il rapporto Pendolaria 2008 -dice l’ambientalista – abbiamo fotografato la realtà di alcuni giorni, c’è un disastro generale dei treni pendolari in Campania. Una situazione di disagio che sta diventando sistematica». Tra i pendolari c’è anche Claudio Tringali, presidente del Tribunale di Vallo della Lucania che dice: «Io viaggio in treno tra Salerno e Vallo Scalo quasi ogni giorno e penso che, con tutti i continui ritardi, è il miglior mezzo di trasporto. Scarseggiano però puntualità e pulizia». Molto più dura invece la posizione di Salsano: «In Campania il trasporto regionale è in uno stato di degrado rilevante, materiale rotabile vetusto, treni sporchi, ritardi cronici». Intanto a partire da domenica prossima entrerà in vigore il nuovo orario invernale di Trenitalia. La Filt Cgil fa sapere che «non ci saranno cambiamenti sostanziali». Alcuni treni interregionali diventeranno regionali con partenza da Sapri anziché da Paola in Calabria.  Ad intervenire sulla vicenda è anche Rocco Panetta, responsabile trasporti della sede Codacons di Sala Consilina, che da tempo si batte per il ripristino della Sicignano Lagonegro. «Il nuovo orario ferroviario di Trenitalia – sostiene -in vigore dal 14 dicembre 2008 prevede le corse degli autobus del servizio sostitutivo fino al 21 gennaio 2009 a differenza di tutto il resto dell’orario ferroviario che è valido fino al 13 giugno 2009». Che vuol dire? «Che se la Regione Campania non inserirà le corse degli autobus nel contratto di servizio che deve rinnovare entro il prossimo gennaio — conclude — le stazioni del Vallo di Diano scompariranno definitivamente e per sempre dalla rete ferroviaria».

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