8 Febbraio 2012

Disagi al rientro in classe dopo la neve tre scuole inagibili, alunni a casa   

Disagi al rientro in classe dopo la neve tre scuole inagibili, alunni a casa 
  l´emergenza la pillati: pochi casi, ma non abbiamo la bacchetta magica la giunta: dovremo prevedere un rimborso per l´esercito impegnato in città.  
 

Palazzo d´Accursio riapre le scuole, sotto una debole nevicata, ma ieri per alcuni si è trattato solo di una "falsa partenza". Poche ore in classe e poi tutti a casa. È successo in tre istituti (uno è rimasto chiuso del tutto e riaprirà oggi) dove il ghiaccio ha bloccato le tubature esterne o il riscaldamento, e i bambini sono stati rispediti a casa. Un caos per i genitori mentre la giunta è costretta ad abbattere, in viale Oriani, 15 pini. Nel frattempo si aggiunge una nuova voce ai 3 milioni di euro della nevicata record: quello del "prezzo" dei soldati dell´esercito, che si aggirerebbe attorno ai 70 euro al giorno per ciascun militare, più vitto e alloggio. «Vedremo, ci è stato detto che l´intervento dei soldati può avere un costo – ammette l´assessore Rizzo Nervo – ma se lo accollerà il Ministero. Vedremo». Mentre il governatore Vasco Errani chiede al governo lo slittamento di un mese del pagamento delle tasse delle imprese della Regione, vista l´emergenza neve, la giunta comunale resta in allerta. Anche ieri, con una spolverata di neve, non sono mancati i problemi. Prima di tutto nelle scuole riaperte. Alle materne Beltrame, al Santo Stefano, alle 9.15 i genitori sono stati costretti ad andare a riprendere i figli. «Ci hanno detto che la caldaia era bloccata e che l´edificio non si sarebbe riscaldato in mattinata» dicono le mamme. Stesso copione alle Costa, quinto circolo didattico, e alle vicine scuole materne Bertolini: le lezioni sono finite alle 11,30, perché a causa delle tubature gelate mancava l´acqua. Alle Carducci sono intervenuti i vigili di fuoco per togliere il ghiaccio dai cornicioni, mentre al terzo circolo il preside Stefano Mari delle Armandi Avogli aveva avvisato il giorno prima i genitori delle difficoltà causate dai tubi gelati, e i bimbi sono rimasti a casa. L´assessore all´istruzione Marilena Pillati ha dichiarato: «Su 233 scuole, solo sette hanno avuto problemi, capiamo le difficoltà ma non abbiamo la bacchetta magica». Oggi le scuole restano aperte, ma in giunta l´allerta è alta per la bufera attesa nel weekend. Ieri pomeriggio summit in Comune tra presidente di T-Fer (la vecchia Atc) Giuseppina Gualtieri e alcuni assessori. Bocche cucite all´uscita: «Abbiamo parlato anche della neve, ma in prospettiva» ha detto la Gualtieri al termine. Intanto, mentre Ascom annuncia di stendere 5 chilometri cartoni anti-scivolo, il settore ambiente del Comune ha tagliato una cinquantina di pini domestici. Ieri sono stati abbattuti 15 dei 33 pini di viale Oriani «per garantire la salvaguardia della pubblica incolumità», prima la stessa sorte era toccata a piante in via Dozza, alle scuole Tambroni, in via XXI Aprile e in via Martini, in piazza Malpighi, in piazza San Francesco, in piazza XX Settembre, in viale Vicini, in via Simone de´ Crocifissi. Allarga le braccia l´assessore Rizzo Nervo: «Non so perché siano stati abbattuti, ma mi hanno detto che i pini sono alberi che proprio per la loro conformazione mal sopportano quintali di neve». Emergenza per i senzatetto: superati i 500 posti nei centri di accoglienza, secondo l´assessore al Welfare Amelia Frascaroli, ma la Cgil denuncia il caso di alcuni rom che userebbero il pronto soccorso del Maggiore come luogo di riparo. Ancora allerta anche su Trenitalia, con 66 treni cancellati ieri in Emilia Romagna e 700 circolanti, e col Codacons regionale che minaccia una class action contro i ritardi di questi giorni.  
 

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