10 Giugno 2003

«Dio castigherà Monte dei Paschi e Banca 121»

«Dio castigherà Monte dei Paschi e Banca 121»

Ma sugli investimenti beffa c`è già un accordo

«State rovinando molte famiglie trevigiane, Dio vi castigherà». Un anatema anonimo, arrivato alla redazione de la tribuna e rivolto al Monte dei Paschi di Siena e a Banca 121. Il riferimento è ai contratti di investimento «4 you» e «My Way» della Banca 121 (nel frattempo rilevata dal Montepaschi) già censurati dall`Autorità garante della concorrenza e del mercato. Contratti nei quali si erano trovati «incastrati» 15 mila italiani che si sono poi rivolti alle associazioni di difesa dei consumatori. Nel Veneto sono trecento, nella provincia di Treviso un centinaio. Chi oggi torna ad accusare le due banche forse non sa che tra la Federconsumatori e il Montepaschi è stato raggiunto un accordo. Nei prossimi mesi ci saranno degli incontri dove tutti i casi verranno analizzati. «La questione è ormai definita – spiega Roberto De Marchi responsabile Federconsumatori – perché la banca ha accettato di avviare una conciliazione con tutti i consumatori. L`accordo è stato raggiunto con tutte le maggiori associazioni di consumatori. Con noi, ma anche con Adusbef, Adoc, Codacons e Adiconsum. Ci saranno degli incontri con due rappresentanti delle associazioni e due della banca nel Nord, centro e Sud Italia. Per il Nord uno degli interlocutori sarò io stesso, stiamo raccogliendo deleghe e segnalazioni». I casi verranno analizzati a seconda del grado di trasparenza dei promotori finanziari, alle informazioni fornite su contratti e clausole. La banca si è impegnata a trovare una soluzione. I tempi per la transazione economica, sulla quale comunque sarà il cliente ad avere l`ultima parola, vanno da sei mesi a un anno.
Lo scandalo era scoppiato tre mesi fa quando decine di risparmiatori si erano rivolti alla Federconsumatori denunciando di aver ricevuto promesse disattese e di poter recedere dagli investimenti solo pagando penali altissime. L`Authority inoltre aveva riscontrato i termini di una pubblicità ingannevole perché «il piano finanziario reclamizzato nascondeva di fatto un mutuo e non una forma di previdenza – dice De Marco – e anche un conflitto di interessi perché il denaro veniva reinvestito in obbligazioni Montepaschi».

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