Digitale terrestre: in 60 pronti a fare causa
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fonte:
- Messaggero Veneto
Il Codacons prepara l’ azione collettiva per i disservizi al digitale terrestre. Contro chi? Nel mirino potrebbero finire la Rai o gli antennisti: a deciderlo saranno le segnalazioni dei consumatori che stanno arrivando numerose agli uffici dell’ associazione da tutta la regione. «Finora ne sono arrivate una sessantina solamente da Pordenone – spiega Vitto Claut – e a decine dal resto della regione. Anche mercoledì l’ ufficio di Udine ne ha raccolte una ventina provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia». Per questa ragione «abbiamo deciso di spostare il termine entro cui intentare l’ azione legale – spiega Claut – al 15 marzo. Abbiamo necessità di valutare con chiarezza le diverse lamentele dei cittadini per istruire la causa». Chi si è già rivolto al Codacons in alcuni casi lamenta un segnale sfuocato, altre volte lo schermo rigato, in altri casi ancora una sovrapposizione di segnali. E chi non ha ancora fatto appello all’ associazione? «Può rivolgersi a noi da qui al 15 marzo purché risulti titolare di abbonamento al canone Rai. Ai cittadini chiediamo anche di scriverci poche righe individuando il luogo da cui trasmette il loro televisore (comune, via, civico) e da quanto dura il disservizio. Importante, poi, è allegare eventuali relazioni di tecnici che abbiano già fatto il supralluogo nelle abitazioni. Non possiamo pensare di far causa alla Rai se magari emerge che il disservizio è stato il frutto di un cattivo lavoro dell’ antennista». E proprio per fare chiarezza in questa direzione, il Codacons sta predisponendo il ricorso a un accertamento tecnico preventivo per un caseggiato di Udine. «L’ amministratore di questo condominio ci ha affidato il caso» spiega Claut. Ma il canone 2011 va pagato anche da chi ancora non vede i canali Rai? «Da avvocato – precisa Claut – mi sento di consigliare ai consumatori comunque di pagare il canone e questo perché il presupposto dell’ azione legale sta nel valore contrattuale. Il mancato rispetto delle condizioni del contratto è il presupposto che spinge l’ utente a sporgere reclamo». (m.mi.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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