DIFENDERSI DALLE CARTELLE
MILANO NESSUNA sanzione a chi non riuscirà a pagare in modo corretto la mini-Imu e la maggiorazione della Tares, che scadono domani. Mentre milioni di italiani si sono messi in fila per saldare i conti con il Fisco, le associazioni dei consumatori sono scese sul piede di guerra, pronte a dare battaglia per difendere i diritti degli italiani disorientati dalla telenovela dei continui rinvii e dei cambiamenti delle imposte sulla casa. Un «caos fiscale», come l’ ha definito il Codacons, l’ associazione presieduta da Carlo Rienzi, che ha annunciato di essere pronta anche ad avviare azioni legali a tutela dei contribuenti «che si vedranno penalizzati dalla pessima gestione dell’ Imu e della Tares». Del resto, se per un errore o per un ritardo, non si rispettano le scadenze fiscali sono guai. Anche se viviamo in un Paese dove l’ evasione fiscale ha toccato il primato di 130 miliardi e negli ultimi 15 anni, ha denunciato ieri il direttore generale dell’ Agenzia delle entrate Attilio Befera, il Fisco ha accumulato crediti non riscossi per 545 miliardi. MA A PAGARE non possono essere i contribuenti-onesti, quelli più indifesi e meno forti nelle azioni di ricorso. E anche se le sanzioni previste per chi versa fuori tempo massimo l’ Imu (0,2% per ciascun giorno di ritardo nelle prime due settimaneo) sono contenute, non sarebbe giusto esigerle. «Siamo già intervenuti – attacca il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti – per far sapere che non saranno tollerate richieste di sanzioni. Sia dal Governo, sia da Comuni, abbiamo percepito questa disponibilità, ma aspettiamo di vedere come si comporteranno, pronti ad azioni legali per chiedere anche gli eventuali rimborsi». Strumenti per contestare avvisi di accertamenti fiscali, cartelle di Equitalia, bollette o multe stradali ?pazze’ o non dovute, ci sono. Ricorrendo entro 30 o 60 giorni anche alle vie legali o alle Commissioni tributarie per far valere i propri diritti. Compresi quelli legati ai termini di prescrizione che annullano la richiesta di un credito se è già passato un certo numero di anni. In genere cinque per le tasse e per le bollette e dieci per il canone della Rai, che non va pagato se in casa si rinuncia al televisore e si guardano i programmi tv via Pc o tablet. SE ARRIVA una cartella di pagamento, ricordano ad Altroconsumo, non si può lasciarla nel cassetto sperando di farla franca perché Equitalia può mettere in azione una serie di interventi (comprese le ganasce fiscali ai veicoli, i pignoramenti degli immobili e il prelievo su stipendi e pensioni) per recuperare le somme dovute. Che si ingigantiscono con gli interessi legali, le sanzioni e l’ aggio dell’ 8%. Ma, avverte Pietro Giordano, segretario generale di Adiconsum, sono tantissime le famiglie, gli artigiani o i commercianti, che non sono in grado di pagare cartelle che nel corso degli anni raggiungono cifre mostruose. Per questo, aggiunge, anche lo Stato dovrebbe avere l’ interesse a pretendere solo il dovuto più gli interessi, concedendo la rateizzazione (possibile oggi per Equitalia fino a 120 mesi) e senza sanzioni. Previste invece nella sanatoria delle cartelle di Equitalia (limitata agli interessi), per chi le paga entro il 28 febbraio. Achille Perego.
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