16 Gennaio 2020

Diesel fermi ma sale lo smog Ricorsi e diffide al Comune

picco di polveri sottili in 9 centraline su 13: il giorno prima erano 8. auto a gasolio vietate anche oggi. il codacons: ” ordinanza raggi tardiva e illegittima: gli automobilisti vanno rimborsati”
di Laura Barbuscia Niente da fare, lo smog non molla la presa. E anche oggi i veicoli a gasolio restano fermi. Banditi dalla circolazione dentro la Ztl Fascia Verde, dalle 7,30 alle 10,30 e dalle 16,30 alle 20,30, perfino i diesel Euro 6. E poco importa se queste vetture emettono meno Co2 rispetto ai motori a benzina. O se lo stop crea disagi ai cittadini. Il Campidoglio non arretra. Anche perché la prima delle tre giornate di stop non ha portato a un abbassamento dell’ elevata concentrazione di polveri sottili. Come riportano i dati di Arpa Lazio: 9 centraline su 13 in città hanno registrato un quantitativo di Pm10 superiore a 50 microgrammi per metro cubo, limite fissato per evitare possibili rischi per la salute. Le obiezioni all’ ordinanza della sindaca Raggi, non hanno tardato ad arrivare. Sono già oltre un centinaio in due giorni le contestazioni delle multe gestite dalle associazioni dei consumatori, in testa il Codacons. Che ha definito la misura antismog adottata dalla giunta grillina « illegittima » e « palesemente tardiva » . Tant’ è che, ieri, l’ associazione dei consumatori ha formalmente diffidato la sindaca ad «adottare misure a tutela degli automobilisti coinvolti nei blocchi della circolazione e a fornire la prova dell’ attività dell’ amministrazione sul fronte della lotta all’ inquinamento». Ad aggravare la situazione, dunque, non solo la mancanza di provvedimenti preventivi da parte del Campidoglio, come più volte segnalato da Legambiente, ma anche la poca tempestività nel trasmettere l’ informazione agli automobilisti. «È azzardato prendere una decisione così importante, dall’ oggi al domani – denuncia una cittadina, Teresa Roscani – crea troppi disagi per chi deve lasciare l’ auto a casa e spostarsi con la metro, il tram o il bus » . Ed è proprio in considerazione dei ritardi con cui l’ amministrazione è intervenuta contro lo smog che il Codacons ha chiesto alla sindaca Raggi un incontro urgente, «al fine di valutare rimborsi ed indennizzi per tutti i danni subiti dagli utenti » . Danni economici, principalmente, per i possessori dei veicoli di ultima generazione Euro6 che si trovano così costretti, per il terzo giorno consecutivo, a sopportare il costo del biglietto per i mezzi pubblici come alternativa. Che, tra l’ altro, «sono spesso guasti e mai in anticipo » , aggiunge Roscani. Il divieto della circolazione, dalle 7,30 alle 20,30, nella Fascia Verde, riguarda anche i ciclomotori e i motoveicoli Euro0 ed Euro1, autoveicoli a benzina Euro2. Anche se «nelle ultime 48 ore – conferma il Codacons – abbiamo ricevuto oltre cento contestazioni, soprattutto da chi possiede un auto diesel Euro6 » . Tutti gli utenti danneggiati dal blocco, comunque, potranno chiedere i danni al Comune di Roma. E fare ricorso al Prefetto. Sostenuti da Codacons. Perché «se da un lato è giusto tutelare la salute dei cittadini, dall’ altro lato è altrettanto giusto garantirne la libertà di circolazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA k La centralina La testa di campionamento di una centralina Arpa per la rilevazione delle Pm10.

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