Di Tella: «Valutazione indipendente sull’opera
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fonte:
- Il Gazzettino
Tornano alla carica gli ingegneri Enzo Di Tella, Paolo Vielmo e Gaetano Sebastiani, con una lettera aperta al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Giovannini, dopo la messa in onda della puntata di Report sul Mose. I tre esperti sostengono che il Mose «non ha un progetto scientificamente valido e in linea con lo stato dell’arte della ingegneria marina, per quanto riguarda il comportamento dinamico delle paratoie in tutte le condizioni operative previste». Posizione critica che, inserita anche in una perizia fatta per il Codacons, «non ha ad oggi avuto una confutazione ufficiale documentata». Al Ministro i tre tecnici chiedono una verifica qualificata e indipendente dell’operaopera. «È prassi nell’ingegneria ma-rina dove la progettazione si basa sulle condizioni meteo oceanografiche determinate statisticamente in funzione della vita operativa prevista (per il Mose con una vita operativa di 100 anni le condizioni ambientali di progetto hanno una probabilità di verificarsi di 1000 anni) che il collaudo venga fatto esclusivamente con la certificazione del progetto che consenta una verifica a priori della efficacia e sicurezza dell’opera e quindi la sua autorizzazione all’impiego – scrivono gli ingegneri – l’ipotesi di “collaudare” il Mose “al vero” nelle condizioni estreme di esercizio prospettata dal progettista ed accettata dal Provveditorato come unica possibilità di farne una verifica a posteriori non è accettabile sia per il tempo non definito nel quale si porranno le condizioni ambientali limite previste per il collaudo sia per il rischio non calcolato di un collasso dell’opera stessa e dei possibili danni conseguenti ai beni che questa deve salvaguardare. Non esiste opera nell’ingegneria marina che per essere collaudata si attenda che si verifichino le condizioni meteo marine di progetto».
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