5 Giugno 2012

Denuncia Codacons Comune e Arpav analizzano i fumi

Denuncia Codacons Comune e Arpav analizzano i fumi

Grandi navi: mentre è partita il 4 maggio la tanto attesa nuova indagine dell’ Arpav sugli scarichi atmosferici dei colossi del mare che approdano in Marittima (5 settimane di rilievi, analisi delle polveri comprese, come richiesto dal Comune committente), il Codacons lancia il petardo-denuncia, annunciando la presentazione di un esposto alla Procura, con il quale si chiede di aprire una indagine per reati ambientali e di valutare la sussistenza della fattispecie di «attentato alla sicurezza dei trasporti», legato al passaggio delle grandi navi in Bacino San Marco. «La questione è indubbiamente all’ attenzione della Procura, anche se al momento non sono giunti esposti circostanziati né sono emerse emergenze processuali», osserva il procuratore aggiunto Carlo Mastelloni, «nell’ immediatezza del naufragio della “Costa Concordia”, abbiamo organizzato una riunione con la Capitaneria di Porto, che ci ha presentato le risultanze di alcuni studi, escludendo controindicazioni per la sicurezza della navigazione, la città e l’ ambiente. Di certo la situazione è in itinere e manteniamo la vigilanza sulla laguna, così come sulla sicurezza di Porto Marghera». I dati più recenti sono quelli delle tre settimane di analisi effettuate da Arpav in ottobre, rilevando livelli di biossido di azoto, biossido di zolfo e composti organici volatili inferiori ai valori limite. Ma i ricercatori, nella loro relazione, chiariscono che «in questa campagna di monitoraggio la raccolta di 3 dati settimanali per inquinante è insufficiente per rispettare i requisiti relativi alla raccolta minima di dati ed ha quindi solo valore indicativo di confronto con i dati rilevati nello stesso periodo dalle stazioni fisse di monitoraggio della qualità dell’ aria». Le concentrazioni rilevate dalla centralina fissa di Sacca Fisola sono risultate maggiori rispetto a quelle in Marittima, sopravento. «Contiamo di avere i risultati entro giugno», chiarisce l’ assessore all’ Ambiente Bettin. «È inaccettabile che un bene prezioso come Venezia debba sottostare al passaggio di navi da 140 mila tonnellate di stazza, che non possono non avere ripercussioni sulla laguna e sull’ ambiente», accusa da parte sua il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, «e non è tollerabile che interessi economici e turistici vengano anteposti alla tutela della città, dei suoi abitanti e delle sue acque». Rienzi punta alto: «Se non sarà impedito a queste navi di solcare le acque lagunari siamo pronti a forme di protesta clamorose, come la richiesta di sequestro della Msc Divina». Da parte sua, il Comitato No Grandi Navi – che da mesi denuncia l’ impatto ambientale delle Grandi navi, con scarichi pari a quelli di 14 mila auto – replica alle rassicurazioni di Porto e armatori, inondando il web con le foto dei fumi che si levano delle navi in transito. (r.d.r.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
 
 

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