«Delibere illegittime»Il Tar boccia la dad Ma la Regione è pronta a ricorrere in appello
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fonte:
- Corriere del Mezzogiorno
Arriva la conferma del giudizio di merito sulla illegittimità delle delibere del presidente della giunta regionale con le quali, in piena crisi pandemica, era stata disposta la didattica a distanza a scuola quasi come misura preventiva, piuttosto che per arginare,in presenza di una classificazione di rischio per regione che ne decretasse l’assoluta emergenza sanitaria, il contagio. Ma gli uffici della Regione Campania hanno già fatto sapere che presenteranno ricorso contro la pronuncia del tribunale amministrativo della Campania. Il quale ha accolto, come accennato, il ricorso del Codacons contro l’ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza per la Regione Campania firmata da Vincenzo De Luca lo scorso 27 febbraio. Secondo i giudici amministrativi, le ordinanze restrittive della Regione non hanno tenuto conto della regolamentazione per fasce di rischio contenuta nella normativa statale «che aveva già operato, ex ante, il bilanciamento tra diritto alla salute e diritto all’istruzione, nel senso di sacrificare il secondo al primo nei casi di maggior rischio (regioni “rosse”)e, in via progressivamente più restrittiva, all’aumentare dell’età dei discenti». Per il Tar Campania una deroga alla normativa generale avrebbe richiesto «una motivazione stringente e rafforzata che avesse dato conto degli elementi di fatto, diversi o sopravvenuti rispetto a quelli considerati dal Governo nazionale, che, quali indici di aggravato rischio, giustificassero il regime più restrittivo». Prima della ordinanza numero 6 del 27 febbraio, ne era stata emanata un’altra analoga in precedenza, la numero 2 del 16 gennaio 2021, con la quale si prevedeva la sospensione delle attività didattiche in presenza. «Le ordinanze impugnate — viene chiarito nella sentenza — stante la loro natura temporanea e la scadenza del termine in esse fissato, non sono più efficaci». L’associazioneScuoleassociazione Aperte Campania ha espresso «grande soddisfazione per l’accoglimento da parte del Tar della Campania del ricorso presentato, tramite gli avvocati Matteo Marchetti e Laura Clarizia, dal Codacons e da alcuni genitori, in rappresentanza della nostra associazione (già coordinamento Scuole Aperte Campania), avverso le ordinanze regionali che avevano disposto la chiusura generalizzata delle scuole in tutta la Regione». Secondo l’associazione che si è battuta per la didattica in presenza, «il Tar ha dichiarato che la Regione Campania non era legittimata a “scavalcare” la normativa nazionale, che già aveva operato un bilanciamento tra diritto alla salute e diritto all’istruzione, sulla scorta dell’assegnazione delle fasce di rischio; il tribunale ha, inoltre, dichiarato la illegittimità delle ordinanze emesse, quale presupposto per la richiesta di risarcimento danni subiti dai minori coinvolti, condannando “simbolicamente” la Regione alle spese di lite. Finalmente è stata ridata voce a tutti i minori campani che, a causa di tale illegittima disposizione, hanno subito danni gravi, spesso irreparabili». Severino Nappi, consigliere regionale della Lega, si chiede: «Dopo la sentenza del Tar si apre il delicato fronte dei risarcimenti. Chi pagherà i danni economici per le azioni riparatorie già annunciate? Naturalmente i cittadini». Secondo Alessandra Caldoro di Fratelli d’Italia è «le dimissioni della assessore regionale alla Scuola Lucia Fortini sono un atto dovuto e vanno chieste con forza da tutti. L’auspicio è che l’assessore Fortini le rassegni come gesto di dignità».
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