DEHORS: CODACONS PRESENTA DIFFIDA AL MINISTRO URSO. SE LIBERALIZZATI TAVOLINI CHIEDEREMO INDAGINE DI PROCURA E CORTE DEI CONTI
PER DANNEGGIAMENTO E PERDITA DEL PATRIMONIO. PRONTI AD INVITARE I TURISTI STRANIERI A NON VENIRE NELLE CITTA’ D’ARTE ITALIANE
Sul caso dei dehors il Codacons presenta una formale diffida al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e minaccia una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei Conti.
“La proposta di legge sulla liberalizzazione dei dehors va contro sia le norme dello Stato che i regolamenti comunali – scrive il Codacons nella diffida al Ministro – Il decreto legge n. 14 del 2017 stabilisce “il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città” è “da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione, anche urbanistica, sociale, culturale, e recupero delle aree o dei siti degradati”. Il proposito di rendere i dehors strutturali occupando notevolmente il suolo pubblico è una condotta che, al contrario, risulta lesiva del decoro urbano. Senza contare che il legislatore, proprio per scongiurare condotte che modifichino la destinazione dei beni delle città, ha introdotto il reato penale previsto dall’art. 518 duodeces c.p. che punisce chi destina beni culturali a un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico ovvero pregiudizievole per la loro conservazione o integrità. Non solo. Ai sensi dell’art. 20 del D.lgs n. 42/2004 c.d. Codice dei beni culturali “I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione”.
Se il Ministro Urso adotterà provvedimenti per liberalizzare i dehors, presenteremo una denuncia alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti, chiedendo di indagare per il reato di danneggiamento e per la perdita di valore del patrimonio culturale delle città italiane. Non solo: inviteremo i cittadini a non votare i partiti che sosterranno tale folle misura, e chiederemo ai turisti stranieri di non trascorrere le vacanze nelle città d’arte italiane, poiché non pienamente godibili a causa dell’invasione di tavolini, sedie e pedane nelle piazze e lungo le strade dei centri storici – conclude il Codacons.
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