Decreto Ronchi, il governo incassa la fiducia
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fonte:
- Gazzetta di Parma
ROMA Con 320 voti a favore e 270 contrari, il governo incassa la sua fiducia numero 26 in 18 mesi di legislatura, posta stavolta sul decreto Ronchi, il cui «cuore» è la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, compresa l’acqua. Il testo, che era stato già approvato dal Senato, viaggia ora verso il via libera definitivo, cui si giungerà a Montecitorio oggi all’ora di pranzo. Dopo l’ok alla fiducia, però, il centrodestra soffre e va sotto su quattro ordini del giorno per una manciata di voti, il primo dei quali passa anche grazie a 12 assenze nella Lega. I banchi del governo, tra l’altro, sono semivuoti, venti tra ministri, vice e sottosegretari non sono al loro scanno e con l’opposizione presente in massa passano diverse proposte alle quali l’esecutivo aveva dato parere contrario. Alla fine, con l’esultanza dell’opposizione, il governo capitola e accoglie come raccomandazione tutti gli ordini del giorno rimasti da votare ma, fuori dall’Aula, il capogruppo del Pdl Cicchitto si sfoga sulle assenze lamentandosi: «Così non si può andare avanti ». E Dario Franceschini al ritorno sullo scranno di capogruppo del Pd concorda: «La maggioranza è lacerata da divisioni quotidiane, è in crisi gravissima ». L’Aula dunque non è rimasta impermeabile alle fibrillazioni nella maggioranza che ha comunque difeso il provvedimento, nel cui testo al Senato è stata inserita la liberalizzazione della gestione delle risorse idriche sotto l’indirizzo generale del settore pubblico. La Lega, che pure aveva espresso qualche perplessità sul provvedimento, ha detto sì alla fiducia pur senza troppo entusiasmo. «Non si può ha sottolineato in proposito il ministro delle Riforme Umberto Bossi far saltare il governo: non si muore per una legge, si muore se salta il governo». Il Carroccio, in ogni caso, ha incassato un ordine del giorno a prima firma del capogruppo Roberto Cota, che impegna il governo a valutare deroghe alla liberalizzazione della gestione dell’acqua per i comuni virtuosi. La riforma è stata contestata dall’opposizione. Al voto, che registra un’affluenza superiore alla media delle altre votazioni sulla fiducia, si arriva dopo un dibattito dai toni bassi. Solo l’Idv si lancia un un duro attacco verso il governo, con Leoluca Orlando che lamenta «uno stravolgimento del ruolo del Parlamento a colpi di fiducia ». Si lamenta anche il Codacons che annuncia una sicura impennata delle bollette dell’acqua.
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