11 Novembre 2021

Dazn, Giorgetti convoca i vertici al Mise per fare chiarezza

Il ministro Giancarlo Giorgetti ha convocato al Mise i vertici di Dazn, per fare chiarezza a tutela dei consumatori, anche in merito alla notizia lanciata il 9 novembre dal Sole 24 Ore, secondo cui la piattaforma avrebbe deciso di eliminare la “doppia utenza contemporanea”.

L’incontro, accettato da Dazn, è stato convocato per martedì 16 novembre.
Dazn, UNC: incontro al MISE ottima notizia

L’Unione Nazionale Consumatori ha accolto favorevolmente la richiesta del Mise.

“È quello che abbiamo subito chiesto a Dazn: fare immediatamente chiarezza” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“In via generale, infatti, l’art. 70 comma 4 del Codice delle Comunicazioni elettroniche consente di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali nel corso del rapporto. Il Codice, però, impone di comunicare le modifiche al cliente con un preavviso non inferiore a trenta giorni e questo avviso deve contenere le informazioni complete circa l’esercizio del diritto di recesso” prosegue Dona.

“Quello che invece non è mai consentito, è lasciare messaggi ingannevoli e sbagliati sul sito, dove ancora ora si promette in homepage che ci si può connettere fino a 6 dispositivi e guardare contemporaneamente su due, come garantito anche dall’art. 8 comma 3 delle loro Condizioni contrattuali di utilizzo. Ecco perché se la notizia di ieri fosse confermata, presenteremo un esposto all’Antitrust per pratica commerciale scorretta”, conclude Dona.

Il Codacons chiede di partecipare all’incontro

Il Codacons chiede che al confronto possano partecipare anche i rappresentanti degli utenti che pagano gli abbonamenti.

“Chiediamo formalmente al Ministro Giorgetti di convocare il Codacons all’incontro del 16 novembre, considerato che l’associazione rappresenta gli abbonati alla piattaforma Dazn e ha depositato proprio oggi un esposto ad Agcom e Antitrust sul caso dello blocco agli abbonamenti multipli”, spiega l’associazione.

“Sarebbe infatti inaccettabile – prosegue – che il confronto si svolgesse tenendo fuori dalla porta i fruitori finali dei servizi offerti da Dazn, uno smacco imperdonabile nei confronti dei consumatori”.

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