Dazn cambia le regole sull’abbonamento «Stop alla doppia utenza a distanza»
- fonte:
- Gazzetta di Modena
Secondo il Sole 24 Ore e altre fonti Dazn «sta per mettere fine alla possibilità di concedere, a due utenze collegate allo stesso abbonamento, di accedere ai contenuti contemporaneamente da due device che si trovano a distanza l’uno dall’altro».Al momento la piattaforma che detiene i diritti per la Serie A per il 2021-24, in partnership con Tim, non commenta, ma sempre secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, sarebbero già «in partenza le comunicazioni agli abbonati che devono essere informati per avere la possibilità di esercitare il recesso, entro 30 giorni». Entro la fine dell’anno, infatti, arriverà agli abbonati la lettera in cui Dazn comunicherà lo stop all’opzione, col diritto di recesso dall’attuale abbonamento. Resterà possibile, tuttavia, condividere l’abbonamento su due diversi device contemporaneamente soltanto con lo stesso indirizzo IP: significa, in sostanza, che la doppia visione sarà consentita solo nelle stesse abitazioni o negli stessi uffici, cioè a device connessi di fatto alla stessa rete internet. Nel caso, invece, di visione in mobilità, sarà consentita di fatto a un solo device per ogni abbonamento. In sostanza, così, chi fino adesso si divideva i costi 19, 99 (grazie alla promozione dei primi mesi della stagione 2021/22) o 29, 99 euro al mese, dovrà con il nuovo anno, se vorrà continuare a seguire tutte le partite della Serie A, abbonarsi alla piattaforma singolarmente, pagando 29, 99 euro mensili per ciascuna persona.A motivare la scelta, sottolineano le fonti Dazn, la necessità di combattere la’pirateria’, dopo che nei primi mesi è stato notato un incremento del 20 per cento delle doppie utenze a distanza, e al tempo stesso di piattaforme per la condivisione di stessi abbonamenti; una situazione,si nota sempre da parte della Ott, che porta a un deprezzamento del prodotto calcio e un danno al servizio. Ma l’antipirateria, tema caro soprattutto alla Lega di serie A, non basta a frenare le polemiche, a partire dal fatto che fin dall’estate a spingere sulla possibilità di visione in contemporanea su due dispositivi era stata proprio Dazn, sul cui sito il messaggio a riguardo da oggi non c’è più. Proteste da parte delle Associazioni dei consumatori mentre sui social si è scatenato un vero caos, con i telespettatori che – già indispettti dai problemi di visione nelle prime giornate di campionato – minacciano di disdire gli abbonamento: «Il servizio streaming più costoso della storia», «Campionato ci vediamo l’anno prossimo, ciao»: in attesa dell’ufficialità fioccano le voci contrarie a una manovra che tra l’altro – secondo i consumatori – non sarebbe neanche nel contratto. «Questo è quello che mi è stato promesso quando ho deciso di sottoscrivere l’abbonamento. Com’è possibile che noi utenti non siamo minimamente tutelati?» si legge in un tweet che polemizza contro il probabile cambio di regole in corso d’opera. Infine non manca sempre su Twitter chi rilancia la notizia della presa di posizione di Codacons che appresa la notizia dell’intenzione di Dazn di bloccare gli abbonamenti “multiuso” ha deciso di presentare un esposto all’Autorità per le comunicazioni e a quella per la concorrenza “affinché si accerti la correttezza dell’operato della società”. Un coro di protesto sempre più massiccio.
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