27 Ottobre 2018

«Danni gravissimi» Giuliano annuncia la tolleranza zero

BARI «È agghiacciante quanto avvenuto nei mesi scorsi in una scuola materna del Barese, oggi fortunatamente riportato alla luce dai carabinieri». Commenta così i fatti di Capurso il sottosegretario all’ Istruzione, Salvatore Giuliano, preside in aspettativa di una scuola modello di Brindisi. «Questo comportamento – aggiunge Giuliano -, talmente deplorevole e vergognoso da far venire i brividi, è l’ esatto opposto di ciò che si definisce un buon insegnamento. Verbale o non verbale, la violenza, soprattutto nei confronti dei bambini, provoca segni e danni profondissimi, che si protraggono anche nell’ età adulta. È inaccettabile che nelle nostre scuole si verifichino ancora episodi come questi. Non ci sarà in alcun modo tolleranza verso chi, a maggior ragione nel ruolo di insegnante, usa metodi violenti per farsi ascoltare dai bambini. Non è questa la scuola che vogliamo». La reazione del sottosegretario non è l’ unica arrivata ieri, dopo la diffusione delle notizie su quanto avveniva in una scuola materna di Capurso. Maltrattamenti e percosse documentati da alcune telecamere fatte sistemare con l’ autorizzazione della Procura che hanno confermato i terribili sospetti dei genitori di quei bambini di appena tre anni. L’ episodio ha reso quanto mai attuale il dibattito sul provvedimento presentato in Commissione Cultura e alla Camera dei deputati per la videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole d’ infanzia, che ha ottenuto, tra gli altri, il voto favorevole dei deputati della Lega. E sono proprio i parlamentari pugliesi Anna Rita Tateo e Rossano Sasso a commentare l’ episodio: «Chi si accanisce contro i bambini e sfoga i propri nervosismi su di loro – affermano – non dovrebbe mai più lavorare a contatto con i più piccoli. Purtroppo non è la prima volta che si parla di episodi di violenza di questo genere, attendiamo che si concludano tutte le verifiche del caso ma, se saranno accertate le violenze, queste 4 maestre subiranno le conseguenze delle loro azioni». Quanto al provvedimento in discussione in Parlamento, lo giudicano «un deterrente sempre più necessario per prevenire comportamenti violenti di questo genere». Dello stesso avviso anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. «L’ episodio avvenuto nel barese – dice – dimostra ancora una volta l’ esigenza di installare telecamere di videosorveglianza in tutte le scuole italiane. È l’ ennesima dimostrazione di come non ci sia più tempo da perdere, e occorra velocizzare l’ iter per approvare il disegno di legge sulla videosorveglianza nelle aule». Ferma anche la condanna da parte di Gianni Verga, segretario generale della Uil scuola Puglia: «Quanto accaduto a Capurso è inqualificabile e inconcepibile – commenta il sindacalista -. Usare metodi violenti nei confronti di minori è gravissimo, ancor più grave se tali comportamenti provengono da chi invece dovrebbe essere portatore e diffusore di educazione e cultura come un insegnante. Ora ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso in tempi brevi, per restituire alle famiglie dei piccoli alunni quella sicurezza e quella fiducia che dovrebbero essere prerogative imprescindibili negli ambienti scolastici». Quello di Capurso è solo l’ ultimo di una lunga serie di episodi simili. Solo per citare i più recenti, sono stati scoperti a novembre del 2017 in una scuola materna di Taranto, a settembre dello stesso anno in un asilo nido di Brindisi e a maggio del 2016 in una materna di Bari.

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