13 Febbraio 2017

Danni da black out Parte da Chieti la lotta per i rimborsi

Danni da black out Parte da Chieti la lotta per i rimborsi

CHIETI Più di 40mila utenze bloccate, in provincia di Chieti, a fronte di almeno120mila persone rimaste senza luce e senza riscaldamento, nei giorni più difficili dell’ inverno abruzzese. Non è un caso se è proprio da Chieti che parte la richiesta del Codacons Abruzzo di tavoli di conciliazione gratuiti per il risarcimento dei danni conseguenti al black out elettrico delle scorse settimane. In Abruzzo, complessivamente, sono state circa 177mila le utenze fuori uso a causa del maltempo, con disagi che hanno riguardato circa 500mila persone, praticamente quasi la metà della popolazione residente in regione. Con una lettera aperta Codacons Abruzzo, Arco consumatori e Movimento difesa del cittadino Abruzzo, hanno sollecitato l’ attivazione di tavoli di conciliazione gratuiti. «Gli stessi dipendenti di Enel per bocca dei sindacati degli elettrici Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil», sottolineano i rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori, «hanno espresso dubbi sulla qualità della manutenzione e degli investimenti sulla rete di bassa tensione, evidenziando come i blackout elettrici abbiano dato evidenza oggettiva dello stato di precarietà in cui versano linee e cabine». Codacons, Arco e Mdc Abruzzo rilevano «che fin dalle prime notizie è emerso che l’ interruzione della corrente elettrica è avvenuta principalmente non a causa delle forti nevicate, ma degli alberi che si sono abbattuti sulle linee elettriche , e che non dovevano essere nelle loro vicinanze». Secondo il responsabile di Chieti del Codacons, e vice coordinatore regionale, Vittorio Ruggieri (nella foto), i consumatori si sentono presi in giro «dal sistema per risarcire i danni messo in piedi da Enel. File interminabili, spostamenti, perdite di giornate di lavoro, solo per poter avere i moduli di richiesta danni (non si capisce perché non siano scaricabili da internet) e stessa trafila per riconsegnare quelli compilati senza avere una minima certezza sull’ ottenimento dei risarcimenti. Per questo noi chiediamo l’ attivazione di tavoli di conciliazione gratuiti presso le quattro Camere di Commercio abruzzesi, con possibilità di scaricare i moduli di richiesta tramite internet, di inviarli a mezzo posta, fax o posta elettronica certificata (Pec) e di poter svolgere la conciliazione anche telefonicamente o on line». (a.bag)
 

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