Danni causati da arsenico e ambiente inquinato Il Codacons presenta un esposto in Procura
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fonte:
- Corriere di Rieti
Parte un’azione di risarcimento collettiva per i danni prodotti dall’arsenico e dall’ambiente inquinato in provincia di Viterbo. Ad annunciarla a sorpresa è stato il presidente nazionale del Codacons, Carlo Rienzi (foto), durante una conferenza stampa dedicata a un concorso premio rivolto ai piccoli comuni. Insieme alla class action, l’associazione dei consumatori ha presentato pure un esposto alla Procura di Viterbo per accertare le eventuali responsabilità da parte di chi in questi anni ha gestito il servizio idrico – ovvero Talete di chi doveva controllare. L’azione collettiva, ha spiegato Rienzi, è riservata ai cittadini residenti nei comuni della Tuscia e si fonda sull’ultimo rapporto Ispra (l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) relativo allo “Stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia”. In esso vengono evidenziati ben 98 procedimenti in corso per la bonifica di siti contaminati nella provincia di Viterbo. Con l’espressione “sito contaminato” Ispra si riferisce a tutte quelle aree nelle quali, in seguito ad attività umane pregresse o in corso, sia “stata accertata un’alterazione delle caratteristiche qualitative delle matrici ambientali suolo, sottosuolo e acque sotterranee tale da rappresentare un rischio per la salute umana”. Ai magistrati viterbesi il Codacons chiede di svolgere controlli mirati e in particolare di “verificare eventuali responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti a carico di tutte le pubbliche amministrazioni competenti nazionali e locali, e di chi gestisce il servizio idrico in quei territori, nonché di soggetti, privati o istituzionali, addetti ad attività di controllo e di sicurezza” Dal Comune alla Provincia di Viterbo, dalla Regione all’Arpa Lazio, dal ministero dell’Ambiente a quello della Salute, passando per l’Istituto superiore di sanità: Rienzi chiama in ballo tutti, a cominciare ovviamente da Talete. “Nonostante i dearsenificatori, viterbesi continuano ad essere afflitti dal problema dell’arsenico disciolto nelle acque. breve organizzeremo un webinar dove medici ed avvocati approfondiranno i vari aspetti del problema e dove spiegheranno anche come difendersi e ottenere un risarcimento per i danni subìti”, ha detto Rienzi durante la conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il sindaco di Farnese Giuseppe Ciucci e l’assessore alla cultura del Comune di Viterbo Marco De Carolis. Tutti i viterbesi che vogliono aderire alla class action possono farlo recandosi presso lo studio legale Vtlegal in via Fratelli Rosselli 2 a Viterbo, ogni mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18.
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