Oggi funziona così. Chi ha la sfortuna di subire un incidente gravissimo sul territorio di Modena finisce d’ urgenza all’ ospedale di Baggiovara, anche se si fa male a pochi metri dal Policlinico. A meno che non si tratti di una donna incinta o di un ragazzino under 14 per i quali le cure sono attivate presso il Policlinico stesso. Lo dice il Pal, il documento amministrativo che governa l’ attività sanitaria, contro cui si schiera ancora una volta Daniele Giovanardi responsabile del Pronto soccorso del policlinico. «I vertici devono spiegarci – attacca Giovanardi, ieri supportato nella sua denuncia dal Codacons e dai familiari vittime della strada – che se è vero che i politraumatizzati le cure migliori le ottengono a Baggiovara com’ è che le donne e i giovani li curiamo qui? Prevalgono aspetti burocratici rispetto alla vita delle persone. In questo modo il personale del policlinico ha già perso professionalità facendo poco esercizio. Nel Pal non è stato neppure scritto, nella "mission", che noi siamo il centro trauma per donne e bimbi, pur avendo avuto 42 moribondi nel 2011. Ci rispondono che va tutto bene e che la tempistica dell’ arrivo in ospedale non incide nella cura del trauma. Tutti i medici sanno che non è vero». «La soluzione ovviamente sarebbe quella di avere un ospedale unico, come in passato. Il problema è che alla fine della costruzione Baggiovara era troppo grande e ora occorre riempirlo di funzioni. Io stimo l’ assessore Francesca Maletti, ma neppure lei ha la forza di reagire perché gli autori di questo scempio sanitario sono ancora in auge». A dargli man forte il responsabile di Codacons Modena Fabio Galli e l’ avvocato Massimo Grillenzoni: «La Cassazione ha detto che occorre occuparsi della salute del paziente come prima cosa perché il medico potrebbe doverne rispondere direttamente. Nei prossimi giorni invieremo un atto di diffida alle autorità mediche perché la tutela del paziente non è più a Modena l’ obiettivo primario del medico. La burocrazia ha l’ obbligo della trasparenza». E poi c’ è il problema posti letto. Giovanardi ha diffuso una sua lettera del 9 gennaio in cui scrive che «53 pazienti sono stati ricoverati fuori dai reparti d’ elezione». 
 

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