Dalla crisi alla sicurezza alimentare, arriva a Padova il terzo festival dei consumatori
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- SestoPotere.com
(Sesto Potere) – Padova – 10 ottobre 2012 – Il terzo Festival del Consumatore avrà luogo dal 12 al 14 ottobre. Dopo Vicenza e Treviso, sarà Padova la sede veneta chiamata ad ospitare l’ evento promosso dall’ Assessorato Regionale alla Tutela del Consumatore, con la partecipazione delle Associazioni venete dei Consumatori e il coordinamento di Unioncamere del Veneto. Rendere il consumatore più consapevole e attento, per compiere le proprie scelte pensando a salute, sicurezza e risparmio. E’ questo uno dei principali obiettivi che si prefigge il Festival dei consumatori. In tale contesto, la manifestazione proporrà una serie di appuntamenti, pensati proprio per accrescere la consapevolezza e la conoscenza da parte dei cittadini nei confronti del mercato. ll Festival inizierà ufficialmente alle ore 18 di venerdì 12; dopo la cerimonia inaugurale è in programma il convegno “Crisi e Consumi”, a cura di Adiconsum, coordinato da Dario Vergassola. Nella mattinata di domenica 13, alle 10, al Pedrocchi, il giudice Antonio Fojadelli condurrà una simulazione di dibattimento processuale in tema di contraffazione, organizzato da Unioncamere, cui seguirà la presentazione del “Progetto Eco Courtes: le famiglie come leva per il cambiamento degli stili di vita, a cura del Comune di Padova. Nel pomeriggio in Fiera, alle 16, a cura di Federconsumatori, presente il segretario nazionale Rosario Trefiletti, si parlerà di “Salute e sicurezza nel piatto”, al termine del quale, alle 17.30, il Movimento Consumatori proporrà il tema “giocattoli sicuri, un gioco da ragazzi”. Domenica 14, ultima giornata del Festival, alla 11 al Pedrocchi, a cura di Unioncamere, si parlerà di “Oltre il PIL: il benessere non è solo economico”. Nel pomeriggio, alle 15 in Fiera, il Codacons propone il dibattito su “Le imposte sui consumi: passato, presente e futuro”. Il quadro di fondo economico-sociale è disarmante: secondo gli ultimi dati resi noti dall’ Istat, nel secondo trimestre 2012 il potere d’ acquisto delle famiglie si è ridotto dell’ 1,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al secondo trimestre 2011. I dati Istat sui redditi e risparmi delle famiglie – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – sono devastanti e riconfermano il ridimensionamento costante dei redditi e quindi dei consumi degli italiani. Dati che riconfermano una recessione economica pesantissima – continua Giordano – che sta allargando progressivamente la forbice tra chi è ricco e chi è debole economicamente, tra chi evade le tasse e chi si vede erodere reddito da tasse che hanno raggiunto livelli insopportabili di pressione impositiva. Progressivamente si erodono anche i risparmi per poter reggere l’ impatto di una crisi pesantissima e costante nel tempo e non si investe in beni immobili oggi sogno irraggiungibile. Senza potere d’ acquisto di salari e pensioni, senza propensione ai consumi – conclude Giordano – non è possibile rilanciare un’ economia stagnante. Si liberino risorse con una pesante e incisiva lotta all’ evasione e si inizi a defiscalizzare prodotti e servizi capaci di rimettere in moto l’ economia del Paese. Per il Codacons è una mazzata sulle famiglie italiane. Una perdita superiore persino a quella del 2009, l’ anno buio della crisi. Per l’ associazione di consumatori è come se una famiglia di 3 persone avesse avuto, rispetto al 2011, una perdita equivalente a 1.407 euro (1.192 euro per una famiglia di 2 persone). Una tassa invisibile, una ferita che sta dissanguando gli italiani. In queste condizioni il crollo dei consumi non potrà che proseguire anche nel 2013 e la ripresa sarà sempre meno vicina. Per questo il Codacons chiede al Governo un dl salvafamiglie, mirato a salvaguardare la capacità di spesa delle famiglie erosa da inflazione, tasse, disoccupazione, blocco degli stipendi, mancati rinnovi contrattuali. Il potere di acquisto delle famiglie, come ripetiamo da tempo, è ormai ridotto ai minimi storici. Alla luce degli ultimi aggiornamenti l’ O.N.F., sulla base delle proprie ricerche a campione e dei dati Istat e Bankitalia, ha calcolato una riduzione di oltre il -13,2% dal 2008 ad oggi. Una perdita media di circa 3.907 Euro a famiglia. Una vera e propria catastrofe per i bilanci familiari e per l’ intera economia del nostro Paese, che deve fare i conti con una contrazione sempre più marcata dei consumi. Solo quest’ anno si prospetta, infatti, una diminuzione di circa il -5%, pari complessivamente ad una minore spesa di oltre -35,5 miliardi di Euro. Un minor giro di affari che trascinerà ancora più giù l’ intero sistema produttivo, alimentando disoccupazione e cassa integrazione e, di conseguenza, diminuendo ulteriormente il potere di acquisto delle famiglie. Per non parlare del risparmio, di cui ormai non è rimasta neanche più la propensione! “Bisogna porre fine a questo pericolosissimo circolo vizioso, che sta compromettendo in maniera sempre più grave e profonda il benessere delle famiglie e dell’ intero Paese.” – dichiarano i presidenti di Federconsumatori e di Adusbef , Rosario Trefiletti e Elio Lannutti.
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