28 Marzo 2014

Dall’ ora solare all’ ora legale: 5 effetti collaterali

Dall’ ora solare all’ ora legale: 5 effetti collaterali

Nella notte tra sabato e l’ ultima domenica di marzo (quest’ anno, il 30), alle 2 c’ è da mettere le lancette dell’ orologio avanti di un’ ora: fino alle 3 di notte dell’ ultima domenica di ottobre sarà in vigore l’ ora legale. Un cambiamento che fa risparmiare energia elettrica, ma che per molti si traduce in fatica, stress e altri malesseri più seri. Ecco che cosa dice la scienza. Le giornate con il buio ritardato sono per molti un sollievo, ma c’ è anche chi ci mette tempo ad abituarsi al cambiamento di orario e dice di sentirsi “scombussolato” per giorni o anche settimane. La ricerca scientifica dà ragione ad alcune delle lamentele più comuni su questa convenzione (adottata definitivamente in Italia nel 1966 dopo essere stata introdotta come misura per il risparmio energetico durante la prima e la seconda guerra mondiale) e aggiunge sostanza alla teoria che l’ ora legale “fa male” alla salute. [Dormi abbastanza? Scopri se sei in debito di sonno con questo test! ] Si dorme peggio. Che la notte in cui entra in vigore l’ ora legale si dorma un’ ora di meno è un fatto ovvio. Poco male, verrebbe da dire. Il problema è che il debito di sonno non è limitato a quel giorno soltanto. Il periodo di transizione è per la maggior parte delle persone assai più lungo e vale sia per il passaggio dall’ ora solare a quella legale sia viceversa. Si dorme meno e il sonno è più disturbato, come ha evidenziato uno studio su Neuroscience Letters . L’ impatto dell’ ora legale sul nostro organismo è dovuto al ritmo circadiano , l’ orologio interno che regola molte funzioni cicliche del nostro corpo. La melatonina , una delle sostanze coinvolte, viene sintetizzata quando è buio, e favorisce il sonno. Il problema con l’ ora legale è che il sole sorge più tardi, rendendo più difficoltoso l’ instaurarsi del modo “veglia”. Mentre di sera la luce dura più a lungo, confondendo di nuovo l’ organismo sul tempo giusto per mettersi in modalità “riposo”. Le più sensibili agli effetti tipo “jet lag” dell’ ora legale pare siano le persone che tendono a svegliarsi più tardi; i mattinieri ne risentono di meno. Alcuni impiegano fino a tre settimane per abituarsi, per altri basta un giorno. [Tante curiosità sul sonno e gli animali in questa gallery ] Addio alla concentrazione. Meno sonno, o sonno disturbato , significa anche perdita di concentrazione e di produttività al lavoro. Uno studio sul Journal of Applied Psychology del 2012 ha rivelato che con l’ ora legale c’ è un aumento “drammatico” della quantità di tempo che le persone perdono a “cyberoziare” ovvero a navigare su siti che niente hanno a che fare con il lavoro. Nello specifico, i ricercatori hanno analizzato i dati sulle ricerche di siti della categoria “intrattenimento” forniti da Google per il lunedì successivo all’ entrata in vigore dell’ ora legale negli Stati Uniti. Rispetto al lunedì precedente, gli americani fanno il 3 per cento di ricerche in più legate a siti che hanno poco a che fare col lavoro, tipo YouTube o Facebook . Secondo un altro studio svolto in Indiana, Stati Uniti (dove fino a poco tempo fa le singole contee potevano scegliere di aderire o no all’ ora legale), gli studenti delle contee che avevano appena portato avanti le lancette ottenevano punteggi del due per cento più bassi nel test SAT, l’ esame di ammissione al college. Sembra poco, ma può bastare per vedersi precludere l’ ingresso alle università più prestigiose. [ Tutti i segreti del letargo ] Incidenti in macchina. È un fatto accertato che gli incidenti mortali diminuiscono nel periodo in cui è in vigore l’ ora legale, in primavera, estate e inizio autunno, probabilmente perché c’ è più luce quando la gente è in strada al ritorno dal lavoro. C’ è però un’ eccezione: il lunedì in cui l’ ora legale entra in vigore. Quel giorno se ne registrano lo stesso numero o anche di più, probabilmente perché c’ è più gente assonnata (e distratta) alla guida. Uno studio fatto sui minatori segnala anche un aumento di incidenti sul lavoro : accadono più spesso e sono più gravi quando le lancette vengono messe in avanti. [Prova a indovinare: qual è il popolo che dorme più ore? ] Cuori impazziti Secondo diversi studi, nella prima settimana di ora legale c’ è un picco di attacchi di cuore . Si sa che il rischio di infarto è più alto al mattino rispetto ad altri momenti del giorno, probabilmente perché al risveglio il sistema cardiovascolare deve adattarsi rapidamente a vari cambiamenti. L’ ora persa, forse, aggiunge stress a stress, e aumenta per le persone a rischio le probabilità di incorrere in un attacco. I medici suggeriscono a chi soffre di cuore di adattarsi gradatamente al cambio di orario, anche solo un quarto d’ ora alla volta. [Dormi abbastanza? Fail il test ] Più suicidi Uno studio condotto in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nelle prime settimane di ora legale, e in quelle successive al ritorno all’ ora solare. Secondo i ricercatori, anche un piccolo cambiamento nei ritmi cronobiologici può portare a effetti devastanti nelle persone più vulnerabili. 543.800.000 kilowattora risparmiati (dato Terna) grazie al guadagno di un’ ora di luce alla sera (cioè in fase del giorno “attiva”) a spese di un’ ora di luce al mattino presto (in fase del giorno non attiva). La cifra è pari al consumo annuo di energia elettrica della Basilicata (utenze domestiche), o al fabbisogno annuo della pubblica illuminazione dell’ intera Sicilia. 1% di aumento dei consumi , stimato da studiosi dell’ Università della California (contrari all’ ora legale), dovuto al maggiore uso dei condizionatori. 246.000 tonnellate di CO2 equivalente in meno nel periodo dell’ ora legale. È la quantità media emessa in un anno da 117 mila auto diesel . Il 23,1% del risparmio avviene nel solo mese di aprile, quando le giornate sono piu corte e avere un’ ora di luce in più dà maggiori vantaggi. 90 milioni di euro : il risparmio stimato per gli italiani. 1 su 2 : i bambini che accusano disturbi del sonno a causa dell’ ora legale (secondo Codacons). 50% e 50% : gli italiani favorevoli e quelli contrari all’ ora legale sono metà e metà. Ma, nel complesso, l’ 80% si dichiara più favorevole a tenerla sempre , per tutto l’ anno. 5% di incremento degli infarti , rispetto alla media, nella prima settimana dopo il cambio ora (secondo la rivista americana New England Journal of Medicine). 3 settimane : il tempo necessario ai più giovani per abituarsi al nuovo orario (secondo uno studio svizzero). 15% : la percentuale di adulti che prova un senso di fatica, irritabilità, mal di testa, difficoltà ad addormentarsi a seguito del ripristino dell’ ora solare (secondo i ricercatori del dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica dell’ Università la Sapienza di Roma). 210 : il numero di giorni in cui l’ ora legale è stata in vigore nel 2013. Stessa durata prevista per il 2014: è il 57,5% dell’ anno . Tutte le curiosità sul sonno: Quanto sonno è necessario in media? Qual è il sogno più ricorrente? Che cosa succede se non dormiamo abbastanza?
 

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